Rischio frane a La Paillote, stop al solarium: “Comune, danni incalcolabili”

Il locale “adagiato” nell’area marina di Calamosca vede ridursi i metri quadri a disposizione. Il “no” del Comune a qualunque tipo di intervento nell’area della spiaggia porta il titolare, Fabrizio Merella, a far intervenire gli avvocati. Stop al solarium. Guardate la VIDEO INTERVISTA


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Sabbia e sassi in riva a un “angolo” di mare mozzafiato, ma a rischio frane. C’è addirittura il classico cartello di avviso giallo nero, piantato lungo il mini litorale sul quale svetta, dal 2001, La Paillote. Il Comune blocca il rilascio della concessione, il parere-relazione negativo arriva da due tecnici nominati dalla stessa amministrazione comunale. Risultato: impossibile tirare su un solarium, adagiare sdraio e, più in generale, sfruttare quella porzione in riva al mare.
“Il parere inaspettato arriva ai primi di settembre, l’unico negativo dopo trattative e incontri che hanno portato a un accordo con il Comune, durante lo scorso inverso. Un allarme di rischio frane, fatto a tavolino, che blocca tutto”, spiega Fabrizio Merella, creatore e proprietario de La Paillote. “L’unico strumento da utilizzare è il Pai, che specifica che in casi simili è necessario approfondire”.
L’imprenditore, dopo un ping pong negli ultimi anni tra autorizzazioni bloccate e poi sbloccate – anche dalla Regione – si dice “deluso, i danni sono incalcolabili. Non si possono riattivare tutti i servizi, in sedici anni la spiaggia si era consolidata in un certo modo, ed è stata molto frequentata. La relazione tecnica è facilmente smontabile”.
Merella ricorda anche che, nei mesi scorsi, “l’assessora comunale all’Urbanistica, Francesca Ghirra, aveva detto che il nostro locale sarebbe rinato a norma di legge. Vorrei sapere se ritiene che le ragioni dello stop siano reali. Non credo che le norme esistano per far sparire un’attività ma, anzi, per raggiungere obbiettivi, tanto per il Comune quanto per il privato”.


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