Rischio alluvioni in Sardegna, chiuso progetto con Francia, Liguria e Toscana

L’assessore Lampis: “Migliorare prevenzione”


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“Con l’adesione al progetto ‘Proterina 3 Évolution’, la Regione Sardegna si è proposta di migliorare l’efficacia delle misure di prevenzione del rischio alluvioni, attraverso la realizzazione di attività di sensibilizzazione, pianificazione partecipata e interventi concreti a livello locale con il coinvolgimento attivo della popolazione e delle amministrazioni locali”. Lo ha detto l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis, nel suo intervento durante l’evento di chiusura del progetto europeo, svoltosi oggi nel Palazzo Ducale di Genova, che ha visto protagonista il mondo scolastico, come strumento di diffusione della cultura di protezione civile, gli strumenti e le pratiche per una migliore gestione delle situazioni di rischio e di crisi.

La Regione ha partecipato al progetto con la Direzione generale della Protezione civile e la Direzione generale del Distretto Idrografico (Adis), competenti in materia di gestione del rischio alluvione sotto l’aspetto della pianificazione (coordinamento e supporto della pianificazione comunale e sovracomunale) e sotto l’aspetto della protezione civile in tempo reale (attività di previsione e di monitoraggio e sorveglianza). Il budget, finanziato con il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), era di 881mila 606 euro per tre anni (gennaio 2017 – gennaio 2020). 

Nell’ambito del progetto, realizzato, tra gli altri partner, con la Città Metropolitana di Genova e le Regioni Liguria e Toscana, oltre che con istituzioni francesi, si sono sviluppate attività di pianificazione intercomunale per la gestione delle attività operative durante le fasi di allerta e di monitoraggio, coinvolgendo alcuni Comuni attraversati dal Flumendosa: Escalaplano, Ballao, Armungia e Villasalto (Unione del Gerrei); San Vito, Muravera e Villaputzu (Unione del Sarrabus).

“Sono stati organizzati numerosi incontri sul territorio, che hanno coinvolto gli amministratori locali sulla pianificazione di Protezione civile comunale e sull’opportunità di avviare un progetto di pianificazione intercomunale, che diventerà valida per la gestione di tutte le azioni prima della fase operativa di emergenza”, ha spiegato l’assessore Lampis.


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