Rinasce a Cagliari la cultura ebraica: “Valorizziamo la storia della comunità che visse tra le mura di Castello”

Sono gli obiettivi di Paola Piroddi, Assessore alla cultura e al verde pubblico del Comune di Cagliari che ha reso noto quanto la Giunta comunale ha appena deliberato per “avviare la valorizzazione della storia degli Ebrei a Cagliari”


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Rinasce a Cagliari la cultura ebraica. “È giunto il momento in cui il capoluogo sardo, come in tante città italiane ed europee, possa valorizzare la storia dell’antica Giudaria e dunque quella della comunità ebraica che visse tra le mura del quartiere Castello e lasciò segni indelebili da riportare alla luce, per una loro moderna valorizzazione”.

Sono gli obiettivi di Paola Piroddi, Assessore alla cultura e al verde pubblico del Comune di Cagliari che ha reso noto quanto la Giunta comunale ha appena deliberato per “avviare la valorizzazione della storia degli Ebrei a Cagliari”.

Nel dettaglio, il documento di indirizzo politico, prevede di valorizzare con una serie di interventi mirati, la storia dell’antico quartiere ebraico che aveva sede a Cagliari sino al 1492. Situata infatti nel Castello, l’antica Giudaria ebraica era dotata di sistemi d’acqua, forni per il pane, botteghe artigiane, studi di medici e farmacisti, bagni pubblici, luoghi di culto e tradizioni che oggi sono leggibili solo in parte, ad esempio nel nome di alcune vie quale la Via Santa Croce: già Vicolo dei Giudei. E la Giudaria o Giuderia, era abitata da una laboriosa comunità ebraica.

Si tratta di una pagina che riaffiora, quindi, dal cuore del quartiere Castedd’é susu, come una effettiva e affascinante “parte di storia che rappresenta non solo una tangibile componente dell’eredità culturale della Città di Cagliari ma anche, nei tempi moderni, un biglietto da visita identitario per implementare la filiera economica del turismo per la quale appunto Cagliari è particolarmente vocata” sostiene la Piroddi.

Sono queste le indicazioni della delibera approvata dalla Giunta comunale che ha dato il via libera al documento di indirizzo politico e amministrativo in favore del ricordo perenne della Comunità ebraica che visse a Castello.

“Mi sono chiesta – dice Paola Piroddi – quanti sanno che a Cagliari sono esistiti gli ebrei e che la loro nostra antica comunità dimorò a lungo nel quartiere Castello? Ho scoperto che sono molto pochi. E allora perché non sensibilizzare grandi e piccini su questi grandi temi della storia?”

“Mettendo insieme esperti e competenze, con l’idea di realizzare a Castello anche un luogo della memoria, in ricordo della comunità che vi dimorò tra le storiche mura, dovendo però subire tante discriminazioni sino alla loro cacciata, in base a quanto ci raccontano le fonti sulle quali ci siamo documentati, assieme a tutti gli altri ebrei della Sardegna che vivevano nelle prospere Giuderie delle Città regie durante il dominio spagnolo”.

“Notevole è la rilevanza culturale dei tanti aspetti sconosciuti – prosegue l’assessore – di quel laborioso mondo ebraico che ha lasciato in Sardegna, e a Cagliari in particolare, segni e tracce indelebili in architetture e nel paesaggio. Ma anche sul piano di valori intangibili della nostra cultura e in alcuni cognomi sardi che appunto sono di origine ebraica, merita di poter essere dapprima conosciuta e infine tramandata”.

La Giunta, con il documento appena approvato, sta avviando una importante ricostruzione e riscoperta della cultura ebraica, che già a livello europeo è stata fatta propria dal Consiglio d’Europa come capofila degli Itinerari del Patrimonio ebraico e delle Reti delle Giuderie, che tanto sviluppo hanno specialmente in Spagna, ma che già suscita interesse di Tour operator internazionali, Agenzie di viaggi, Università e comunità ebraiche di tutto il mondo.

“Sto anche riflettendo – prosegue Paolo Piroddi – sulla possibilità, previa una preparazione e stesura di un documento preliminare alla progettazione e restyling coerente con i fini e le linee della decisione della Giunta, di lanciare un concorso di idee internazionale e rivolto anche a giovani professionisti sardi per la riqualificazione urbana, culturale, identitaria e turistica dell’antica Giuderia cagliaritana e del Centro comunale d’arte e cultura Il Ghetto, in maniera da potenziare su solide basi culturali il rilancio dell’antico quartiere ebraico”.

“Nel frattempo, le linee di indirizzo della delibera, consentiranno di avviare una serie di attività volte alla valorizzazione del quartiere Castello nella sua particolare connotazione di “Antica Giuderia”, come la Settimana delle Luci, il Giardino dei Giusti, la piazzetta ritrovata che potrebbero far diventare Cagliari, la capitale e la capofila della storia isolana ebraica”.

“È più che una possibilità – conclude Paola Piroddi – perché la prima pietra, per rievocare la storia della sua antica Giuderia, la Comunità ebraica perduta e ora ritrovata, è stata appena posata”.


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