I parametri? Troppo stringenti, nel senso che la regola principale dei cinque anni in regola con il pagamento della Tari non sembra essere stata riscontrata su tanti cittadini di Quartu. Anzi: il Comune aveva previsto un fondo premio di 500mila euro, soldi che non sono stati spesi tutti. C’è un avanzo di 142mila euro che, tramite una manovra di bilancio, l’ultima prima dell’approvazione di tutto il documento da quasi 130 milioni, sarà inserita in un nuovo fondo. Quale? “Quelle dedicato ai contributi per le famiglie e le imprende che, per difficoltà insormontabili, sono in evidente difficoltà sul pagamento della stessa Tari”, spiega il vicesindaco, Tore Sanna. Insomma, se da un lato non sono certo fioccati i casi di quartesi virtuosi, dall’altro sarà possibile aiutare chi non riesce davvero a pagare la tassa sui rifiuti. La parola d’ordine è una: niente furbetti ammessi ai bonus, bisognerà presentare tutti i documenti che attestino una situazione economica di disagio.
“Le verifiche saranno svolte negli uffici dei servizi sociali”. E per il 2024, intanto, si inizia a ragionare su una possibile premialità per i quartesi in regola: “Dovremo vedere dove reperire i fondi, quest’anno ci siamo riusciti andando a pescare nell’avanzo di amministrazione libero”.











