Sparito nel nulla dal 2 ottobre, l’ultimo avvistamento è avvenuto tra Nebida e Masua: da allora si è messa in moto la macchina della solidarietà per ritrovare il cagnolone di tutti, guida ufficiale a quattro zampe del Cammino di Santa Barbara. Gli piaceva accompagnare i pellegrini lungo il percorso, non sapeva, però tornare indietro: ecco allora che veniva recuperato e riportato alla base dopo aver macinato chilometri con le sue zampe sempre in movimento. 7 anni, malato, però, di leishmaniosi, deve assumere una terapia che i suoi custodi gli hanno somministrato con amore sino al giorno della sua scomparsa. È stato perlustrato tutto il territorio, ovunque, ma di Macchia nemmeno l’ombra.
“Questi due giorni, sia di notte con il termico, sia di giorno con visibilità reale, abbiamo battuto tutta la zona, sia costa che monte, che va da Masua, Nebida compreso, a Buggerru, Porto Flavia, Cala Domestica, Canal Grande ecc. Abbiamo battuto anche la zona di Monte Agruxiau e Monteponi, sia dentro che fuori dal cammino di Santa Barbara, sia sopra che sotto i monti. Purtroppo non abbiamo rilevato nessuna attività.
Domani si parte per la zona di Flumini, Antas, e dintorni – hanno comunicato i responsabili – con la speranza, che ancora non ci abbandona, di ritrovarlo. Vivo, vegeto e sporco”. Nessuno si arrende insomma, la guida dei pellegrini a quattro zampe è entrato nel cuore di tutti e la speranza è quella di abbracciarlo, ancora, di andargli incontro e riempirlo di carezze e coccole. Un sentimento che lega l’uomo agli animali, la sensibilità verso il prossimo, i più fragili, anche se di specie diversa.