“L’assessore alla Sanità Arru conosceva da febbraio le prescrizioni del Ministero sulla riforma della rete ospedaliera sarda, ma le ha nascoste ai sardi. Deve dimettersi”.
A chiedere che Arru si faccia da parte è Paolo Truzzu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
Ma il candidato governatore per FdI va oltre: “Assieme all’assessore devono andare via il suo Direttore generale, Sechi, e quello dell’Ats, Moirano, tutti complici di questa riforma inutile, dannosa e ora si scopre anche illegittima”, attacca Truzzu.
“Più che una rete ospedaliera viste le lacune e i buchi quella del centrosinistra sembra una rete da pesca”, ironizza. “Inutile che Pigliaru e i suoi uomini provino a nascondere il loro fallimento dicendo di avere contro un governo nemico, perché i rilievi del Ministero risalgono al febbraio scorso, addirittura prima delle elezioni Politiche e fanno riferimento a un Decreto del 2015, in pieno Governo Renzi”.
“Abbiamo a capo della Sanità sarda un’associazione che nasconde i fatti ai cittadini e agli stessi operatori del settore e che per mesi non solo ha portato avanti un progetto sbagliato dalla nascita, senza considerare i problemi che ne sarebbe scaturiti – spiega Truzzu – ma ha anche approvato delibere di riorganizzazione delle rete ospedaliera affermando più volte, in Aula come in Commissione, che le stesse erano pienamente operative. Delibere che oggi sono tutte a rischio annullamento e che Fratelli d’Italia si impegnerà da subito a scandagliare con attenzione”.
“Questo comportamento da irresponsabili non può che avere come conseguenza le dimissioni di Arru e di chi con lui è complice del fallimento della riforma della rete ospedaliera”, conclude Truzzu.












