Regione Sardegna, boschi nelle aree delle industrie dismesse: via ai cantieri nel Sulcis

I fondi per i nuovi alberi che saranno piantati in aree interessate da gravi forme di deindustrializzazione, di cave dismesse, di impianti di incenerimento di rifiuti solidi urbani o di produzione di energia da fonte fossile, sono stati ripartiti tra i Comuni nei siti del Sulcis e di altre zone dell’Isola


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Dal 2009 è prevista l’erogazione di contributi a favore delle Amministrazioni comunali per aumento, manutenzione e valorizzazione del patrimonio boschivo.  “Per il 2019 – ha spiegato l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Gianni Lampis – è stata autorizzata una spesa di 7 milioni 860mila euro: 4.806.000 euro, per i Comuni che hanno subito una rilevante diminuzione degli occupati nel settore della forestazione, sono già stati ripartiti nello scorso mese di maggio, mentre i restanti 3.054.000, relativi al patrimonio boschivo in aree interessate da gravi forme di deindustrializzazione, di cave dismesse, di impianti di incenerimento di rifiuti solidi urbani o di produzione di energia da fonte fossile, sono stati ripartiti tra i Comuni nei siti del Sulcis Iglesiente, di Tossilo-Ottana’ di Porto Torres e di Siniscola”.

La programmazione degli interventi viene attuata secondo gli obiettivi di recupero ambientale e sulla base delle politiche del lavoro definite con il programma “LavoRas”, così da consentire l’inserimento e la salvaguardia dei livelli occupazionali mediante l’utilizzo di risorse regionali. I Comuni possono eseguire lavori di manutenzione forestale che non comportino una modifica delle situazioni naturali e che non siano configurabili come opere edilizie o impianti . Potranno realizzare programmi di forestazione su terreni pubblici e privati affidando la progettazione e la direzione dei lavori degli interventi anche a soggetti non appartenenti a Forestas, previo parere di conformità espresso dall’Agenzia regionale. Per il reclutamento del personale, i Comuni potranno procedere con l’attuazione diretta del cantiere oppure con l’affidamento riservato a cooperative sociali o forestali. I lavori dovranno essere avviati entro il 28 febbraio 2020.

Le risorse sono state così ripartite: nel sito del “Sulcis-Iglesiente”Portoscuso 165.000 euro; Buggerru, Fluminimaggiore, Masainas, Perdaxius, Piscinas, San Giovanni Suergiu e Villamassargia 100.000; Calasetta, Carbonia, Carloforte, Giba, Gonnesa, Iglesias, Narcao, Nuxis, Sant’Antioco, Santadi, Sant’Anna Arresi, Tratalias e Villaperuccio 70.000; nel sito di “Tossilo-Ottana”, Ottana 115.000 euro; Borore, Noragugume, Orani e Sarule 100.000; Bolotana 70.000; nel sito di “Siniscola”, Siniscola 230.000 euro; Posada 100.000; nel sito di “Porto Torres”, Porto Torres 334.000 euro.


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