Le regionali di fine inverno in Sardegna promettono scintille. Dopo i clamorosi colpi di scena nel centrosinistra, tocca al centrodestra che si sfascia a sua volta: il partito sardo d’azione di Solinas si prepara alla corsa in solitaria se il governatore uscente non verrà ricandidato dalla coalizione.
E che non sarà ricandidato appare evidente. La posizione di Fratelli d’Italia dopo la direzione regionale non lascia spazio a dubbi: “Solinas non lo vogliamo”, è il succo della questione, non solo perché ritenuto inadeguato a governare ma anche per non essere stato capace di fare da collante alla coalizione, non convocando mai il tavolo degli alleati nonostante le tante sollecitazioni. “Convocheremo noi il tavolo”, è il messaggio dei meloniani immediatamente rilanciato da Forza Italia che, a questo punto, spera nell’investitura.
Solinas dunque sempre più isolato, in coalizione e nel partito di cui è segretario, quel partito sardo d’azione che ha annunciato di essere pronto alla strappo con gli alleati già alla fiera di Cagliari, prima di imbandire la tavolata per i sostenitori portati in pullman da tutta la Sardegna con i duemila maialetti messi ad arrostire mentre dal palco si dettavano le condizioni ai partiti compagni di legislatura.
Il doppio assist di Salvini, che l’ha fatto più che altro perché andava fatto, non è dunque finora servito a salvare Solinas, a picco nei sondaggi e nei consensi, accusato dagli alleati di non aver mai condiviso alcuna strategia di governo nei 5 anni al comando della Sardegna.
Certo, la domanda che viene da farsi è perché gli alleati, se proprio volevano garantire un buon governo alla Sardegna, si siano ridotti a una protesta a ridosso della campagna elettorale, lasciando andare allo sfascio l’isola per 5 lunghi anni invece che far saltare il banco. Ma la risposta è piuttosto scontata.
Se dunque la Meloni non troverà per Solinas un paracadute, anche economico, per Solinas, il Psd’az che di mollare la gestione del potere non ne vuole sapere, sfascerà tutto. Uno scenario affatto improbabile, anche in considerazione di quello che sta accadendo nel campo avversario.