Reddito di inclusione sociale in Sardegna, c’è anche il premio scuola: “150 euro sulla base dei risultati scolastici dei figli”

45 milioni messi dalla Regione, aumenta anche il tetto massimo dell’Isee e spunta il “premio scuola” per ogni figlio: “Importanti strumenti a favore delle famiglie”


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Una maggiore capacità di risposta alle nuove necessità delle famiglie sarde e alle povertà conseguenti all’emergenza sanitaria. È questo il principio alla base delle nuove linee guida per l’attuazione del Reis, Reddito di inclusione sociale per le annualità 2021-2023, approvate in via preliminare dalla Giunta regionale insieme alle Misure per interventi di contrasto alla pandemia Covid-19. Oltre 45milioni di euro le risorse disponibili per l’anno in corso. Diverse le novità introdotte nelle modalità attuative, a partire dall’ampliamento della platea dei beneficiari, attraverso l’aumento dell’attuale soglia Isee, che passa da 9.360 a 12 mila euro, con la possibilità di utilizzare l’Isee “corrente”, e la durata, di sei mesi rinnovabili per ulteriori sei in seguito alla verifica del mantenimento dei requisiti d’accesso.
“Nelle nuove linee di indirizzo del Reis abbiamo inserito importanti strumenti a favore delle famiglie, per il contrasto all’abbandono scolastico e alla povertà educativa, due fenomeni acuiti dalla pandemia”, dichiara l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu. “Il ‘Premio scuola’ ad esempio – precisa l’assessore – consiste nell’assegnazione di un incentivo economico di 150 euro per ogni figlio in funzione dei risultati scolastici e, ancora, abbiamo previsto un sostegno per la così detta ‘dote educativa’, per l’acquisto di beni e servizi che consentano parità di accesso ai mezzi educativi, tecnologici e non solo. Inoltre abbiamo anche inserito forme di sostegno alla genitorialità, per le famiglie in cui siano presenti bambini nei primi mille giorni di vita”.
Pur restando fermo il principio di incompatibilità fra Reddito di inclusione e Reddito di Cittadinanza (chi ha diritto al secondo non può accedere al primo), le nuove linee guida introducono la deroga per tutti i beneficiari del RdC che percepiscono importi inferiori ai 100 euro mensili, prevedendo, in questi casi, un sussidio aggiuntivo per ogni figlio minore fino a un tetto non superiore alla soglia massima garantita dal Reis e destinando gli importi a contributi per buoni spesa, alloggio e altri servizi.
“Un’ultima novità di rilievo riguarda l’inserimento di Misure per interventi a contrasto della pandemia Covid-19, per cui le risorse disponibili sono superiori ai 10milioni di euro. Si tratta di fondi che saranno assegnati ai Comuni per la gestione di contributi a sportello a favore di tutti quei soggetti che pur non potendo beneficiare del Reis o del RdC, o altre forme di aiuto, si trovano comunque in una situazione di disagio economico e sociale. Tra questi, ad esempio, le famiglie che per la prima volta si rivolgono ai servizi sociali per far fronte a situazioni straordinarie e urgenti”