Rapina e violenza a casa dell’ex moglie: condannato Marco Carboni

Nove anni di carcere per l’ex assessore regionale: aveva intentato una rapina a casa dell’ex moglie costringendola a spogliarsi.


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Per i giudici è colpevole. L’ex assessore ai trasporti della Regione Sardegna, Marco Carboni, è stato condannato oggi a nove anni di reclusione cone le pesanti accuse di rapina e violenza sessuale. Quella del 20 settembre 2013 è una vicenda che ha fatto finire nell’occhio del ciclone Carboni subito dopo la denuncia dell’ex moglie, da cui si era separato tre mesi prima. In base alla ricostruzione di quanto successo, l’ex assessore aveva fatto irruzione nella casa a Selargius, nel Cagliaritano, fingendosi un rapinatore straniero. Avrebbe pensato a tutto, anche a celare il volto con un casco da motociclista e a fasciare tre dita per simulare una menomazione.

Al momento della finta rapina in casa c’erano anche la figlia dodicenne degli ex coniugi, il suocero dell’ex assessore e la babysitter: la loro presenza non lo aveva scoraggiato. Una volta in casa aveva immobilizzato la ragazzina e la babysitter, chiuso il suocero in bagno e poi aveva obbligato la padrona di casa a spogliarsi, costringendola a salire al piano di sopra.

Dopo averla condotta in camera da letto, il rapinatore le aveva anche premuto un cuscino sulla faccia e quando la vittima aveva chiesto pietà, lui aveva ribattuto che le donne non avevano avuto pietà di lui. Infine, l’uomo era fuggito con dei soldi in contanti, i cellulari e due orologi “Cartier”, mentre il cane di casa lo seguiva scodinzolando. Per l’ex assessore, il pubblico ministero Diana Lecca aveva chiesto dieci anni. 

M.P


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