“I comitati dei residenti non ci stanno a fare da capro espiatorio per la multe che il comune ha comminato a numerosi pub ristoranti bar e locali notturni”. Così Adolfo Costa, portavoce dei comitati dei quartieri storici riuniti, replica al presidente di Fipe Confcommercio.
“Respingiamo”, aggiunge, “al mittente le accuse della categoria degli esercenti perché i fondate e prive di logica, gratuite e offensive. Infatti, le regole sono stabilite dal Comune così come l’applicazione delle ammende. Il cittadino, il residente, nulla ha mai fatto e nulla mai farà perché una multa venga comminata ad un esercente Il problema è da individuarsi nella gestione da parte dei gestori delle attività produttive. Alcuni, parecchi, sono virtuosi anche e perché vivono all’interno dei quartieri storici e comprendono il disagio della malamovida e quindi evitano chiusure tardive, somministrazione di alcolici fuori tempo massimo e soprattutto musica dentro e fuori il proprio locale come se vivessero soli senza nessuno intorno. Ricordiamo che le patologie per il rumore sono gravissime e che occorre per questo problema sociale un radicale intervento .
Altra storia, sono le strisce blu occupate da pedane concesse con troppa leggerezza , sono spesso inutilizzate perché intanto nel periodo invernale sono assolutamente disabitate e poi perché sempre più avventori evitano di consumare cibo perché non è propriamente igienico farlo con i gas di scarico che imperversano e con i rischi certi legati a vetture già in passato andate a schiantarsi sulle stesse pedane per fortuna senza conseguenze sulle persone (che non erano presenti). Inoltre, dal punto di vista estetico per il decoro dei quartieri storici, esse sono orribili .
Detto questo, se anche il sacrificio deve essere fatto, non possiamo accettare pedane sugli stalli per tutto l’anno.
Le regole, il nuovo regolamento comunale, deve essere integralmente rivisitato e non certo senza l’ausilio di tutte le parti in causa. I regolamenti fatti ad hoc, per accontentare una categoria, non hanno più senso. Ormai, i comitati dei residenti sono una realtà in tutto lo stivale e non ci stanno a fare i comprimari a casa propria quando invece sono primi attori”.










