Risarcirà tre delle persone che l’avevano denunciato, una ha già ritirato la querela e il processo in corso a Nuoro per una raccolta fondi ingannevole e mai utilizzata per le cure di suo figlio potrebbe chiudersi qua. Sarà il giudice a decidere il prossimo 31 marzo.
Intanto, è un passo avanti decisivo nella vicenda che vede coinvolto Marco Palumbo, padre di Paolo, lo chef di 24 anni di Oristano malato di Sla per le cui cure era stata promossa una raccolta fondi ritenuta “ingannevole” dall’accusa. Marco Palumbo è accusato di truffa continuata per aver avviato un crowdfunding sulla piattaforma GoFundMe e raccolto su Post Pay in un conto intestato al figlio circa 150mila euro per delle cure sperimentali che non sarebbero mai avvenute. Fondi che la famiglia, una volta emersi i primi dubbi sull’utilizzo, aveva dichiarato che avrebbe restituito, come appunto è emerso oggi.
Tutto è partito dalla denuncia del neurologo Vincenzo Mascia che seguiva il malato. Al professionista il padre di Paolo avrebbe fatto credere che il medico israeliano Dimitrios Karoussis avrebbe inserito il figlio in un trattamento sperimentale. Una terapia genetica molto costosa, secondo Marco Palumbo si aggirava intorno a un milione di euro, che aveva convinto il genitore ad aprire la sottoscrizione: tantissime le persone che avevano fatto donazioni, proprio nel periodo in cui la storia di Paolo, all’epoca il più giovane malato di sla in Europa, aveva fatto il giro del mondo non solo per la partecipazione a Sanremo ma anche per gli incontri con il Papa, il presidente Mattarella e il faccia a faccia all’Expo con Barack Obama.
Da mesi Paolo, solitamente molto attivo, è assente dai social. L’ultimo post risale al 5 novembre: “DECISIONE DIFFICILE! Credo sia arrivato il momento di salutarci, abbandono i social!!! Onestamente non so se sarà un addio o un arrivederci… Penserete forse o sicuramente io sia impazzito ma non è affatto così. Nei prossimi giorni farò un post e vi spiegherò. Non è stata una decisione facile… Ora vi saluto. Un forte abbraccio a tutti voi
VIVA LA VITA!”. Ma il post di spiegazione annunciato non è masi stato pubblicato, destando non poca preoccupazione fra i suoi tanti follower.











