Hanno utilizzato come discariche abusive varie zone della periferia di Quartu. Via Padre Attanasi, via Picci e la zona di Tanca Fiorita a Flumini, non distante dal golf club. Un 50enne titolare di un’azienda edile, M. V., e un suo “complice” in nero, S. A., 41 anni, sono stati denunciati dal settore della polizia ambientale del Comune di Quartu direttamente alla Procura di Cagliari. Gli agenti hanno ricostruito vari sversamenti illeciti di rifiuti, alcuni classificati come pericolosi e, in un caso, dati addirittura alle fiamme, grazie ad alcune ricevute e a resti del materiale utilizzato per ristrutturare case. Nelle carte c’erano i nomi di alcuni clienti dell’azienda, tra i rimasugli di cemento e pietre un materiale particolare, identico a quello utilizzato dall’imprenditore furbetto. Che rischia, sia lui che il suo aiutante, sino a cinque anni di carcere per il reato di combustione illecita di rifiuti. Il lavoro degli agenti è stato minuzioso e certosino: riscontri, testimonianze e, soprattutto, tante ore di controlli “alla vecchia maniera”. In una città dove sono già in funzione in vari punti, ovviamente nascoste, le telecamere, anche il buon vecchio metodo dell’osservazione dal vivo ha dato i suoi frutti. Sarà ora il giudice, dopo aver letto i documenti, a decidere che tipo di pena infliggere all’imprenditore e all’aiutante, quest’ultimo non iscritto in nessun albo e solito compiere lavoretti abusivi.
La multa è già sicura, va solo quantificata e va da 5200 a 52mila euro. “Si tratta di un risultato importante”, osserva il vicesindaco con delega all’Ambiente, Tore Sanna. “La battaglia contro i mascalzoni che inquinano, con controlli e denunce in procura, andrà avanti in modo ancora più fitto, soprattutto adesso che siamo riusciti, come Comune, a ricostituire il nucleo di vigilanza ambientale. I controlli saranno molto severi, alcune azioni non possono passare in cavalleria con una semplice multa ma ci sono dei risvolti penali”. E, tra i rifiuti pericolosi ritrovati dagli agenti quartesi, anche siliconi e diluenti. Ciliegina sulla torta: i due inquinatori dovranno ripulire e bonificare, a proprie spese, le aree trasformate in discariche.












