Bella, uno dei paradisi più gettonati d’estate, e non solo, e quasi proibita considerate le difficoltose condizioni per accedervi. Pochi parcheggi, o meglio non sufficienti per tutti, è anche per il gran numero di visitatori che una parte, già delimitata, rischia di franare. “La strada in questione ricade anche su proprietà private, sarà molto difficile intervenire per la messa in sicurezza, stiamo valutando, ma intanto è stata emessa un’ordinanza che vieta l’accesso e il transito anche se, puntualmente, non viene rispettata”.
Un fenomeno molto simile a quello di Calamosca e la Sella del Diavolo, l’erosione è costante e i pericoli si celano sotto i piedi di chi non riesce a resistere e si avventura verso la cima. Pochi, forse, i cartelli presenti per indicare pericoli e caratteristiche anche se dovrebbe essere la memoria di chi ha perso la vita a ricordare che il percorso non è sicuro.
Tra i fattori che contribuiscono al rischio frane c’è quello del cambiamento climatico, che non può essere fermato in poco tempo. Il numero chiuso, invece, durante l’estate rimane un ottimo alleato per ridurre peso al fragile ambiente che, da anni, lancia inequivocabili segnali di allarmi che, spesso, vengono ignorati o sottovalutati.










