Il posto fisso e il contratto a tempo indeterminato fa gola, e a Quartu in 1326 hanno spedito il proprio curriculum vitae per sperare di essere scelti e diventare geologi, istruttori tecnici o amministrativi, a seconda delle competenze. Quasi tutti resteranno a bocca asciutta, però: sono appena otto i posti messi in palio dal Comune della terza città della Sardegna. Prima dell’estate si sapranno i nomi dei fortunati che, oltre ad avere una nuova occupazione, potranno contare sullo stipendio sicuro a fine mese e tutti i benefit legati al settore pubblico. Numeri imponenti, già tra le mani del sindaco Graziano Milia, quelli dei tanti curriculum ricevuti dagli uffici. Il problema, però, resta quello del poco personale a disposizione, con i Comuni che vengono cannibalizzati dalla Regione: “Più di una volta abbiamo denunciato il fatto che la Regione ci sottrae personale”. Il motivo è chiaro: altri contratti e stipendi, quasi sempre, più alti.
Il risultato è però catastrofico per le amministrazioni comunali, e Quartu non fa purtroppo eccezione: “Abbiamo tecnici, ingegneri e amministrativi che sono responsabili anche di sette o otto procedimenti per gli appalti. Un aggravio di lavoro pesantissimo che mette a dura prova la loro stessa attenzione”, afferma Milia. “Non ci si può concentrare con la stessa efficacia quando si devono trattare più provvedimenti. Continueremo la nostra battaglia con gli enti locali, sapendo che è un qualcosa che deve anche riguardare la discussione in vista delle nuove elezioni regionali”.










