Gli aranceti di piazza XXVII Aprile a Quartu, proprio davanti alle cancellate del Comune, si sono rivelati ottime stazioni di rifornimento per un gruppo di giovani che, da tempo, stacca i frutti e li scaglia, con violenza, contro le finestre e i balconi delle abitazioni. Una situazione che va avanti da tempo, sono già state anche protocollate denunce ai carabinieri. E qualcuno, ora, ha deciso di girare foto e video che incastrano i balordi anche al sindaco Graziano Milia e all’assessore alle Politiche sociali, Marco Camboni. È il caso di Efisio Deiana, che ha spedito una email al primo cittadino carica di contenuti: decine di foto e qualche filmato, realizzato col cellulare, dove si vedono i giovani staccare i frutti, poi coprirsi il volto con la maglietta e scagliarli contro vetri e mura. Ecco, di seguito, il messaggio spedito ai vertici dell’amministrazione comunale quartese
“Egregio signor sindaco, volevo sottoporre alla Sua attenzione la seguente situazione: siamo residenti in via Venezia 12, palazzo il cui retro si trova in piazza XXVIII Aprile, dal giorno della Sciampitta siamo stati vittime per diversi giorni di un gruppetto di vandali che lanciava arance nella terrazza e nella nostra abitazione. Abbiamo foto e filmati a provare il tutto. Furibondi per ciò che stava succedendo abbiamo avvisato le forze dell’ordine i quali stanchi di sentire le nostre segnalazioni finalmente ieri hanno provveduto all’identificazione a cui seguirà convocazione dei genitori. Le denunce a carico dei vandali di turno che sostano tra la piazza e il distributore di bevande si susseguono da anni per schiamazzi e altro, ma avere la violazione della propria abitazione mi sembra il massimo. Mi rivolgo a lei come Sindaco della nostra città Le chiedo di intervenire in quanto si tratta della piazza dove c’è il Municipio e comunque non è ammissibile e degno di un paese civile un sopruso del genere. Le chiedo comunque un’attenzione particolare sia con maggiore controllo serale che con una soluzione per rivalutare la piazza e allontanare queste gang di disadattati. Non so quali provvedimenti possa prendere però siamo veramente esasperati e questi ultimi atti sono la goccia che ha fatto traboccare il vaso, confido pertanto in Lei, sindaco, perché altrimenti ci troveremmo costretti a far conoscere il livello di degrado dei giovani di Quartu Sant’Elena ai social e ai media”. Azione che, effettivamente, hanno svolto contattando Casteddu Online. La chiusa è sin troppo chiara: “Siamo stanchi”.










