Quartu devastata dopo il maltempo, servono soldi per riparare strade e palazzi: “Stato di calamità naturale”

Sono ingenti i danni legati ai temporali di 10 giorni fa, la Giunta guidata dal sindaco Milia firma lo stato di calamità naturale e spera di avere soldi dalla Regione: “Interventi straordinari per gli impianti pubblici e privati e per sostenere le aziende danneggiate”


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Tutto confermato, il Comune di Quartu dichiara lo “stato di calamità naturale” per l’ondata di maltempo che, dal 13 al quindici novembre, non ha risparmiato nemmeno la terza città della Sardegna. I danni sono ingenti: strade distrutte, campagne devastate, palazzi pubblici e privati danneggiati. Servono soldi per le riparazioni, e la Giunta guidata dal sindaco Graziano Milia spera di ottenerli dalla Regione, sfruttando la legge regionale del 1985. Nella delibera approvata oggi si legge di “criticità di vario tipo” legate al maltempo: molte strade si sono allagate, stesso discorso per case, attività produttive, aziende agricole e zootecniche. Nel calderone, ovviamente, ci sono finite anche le tante vie sterrate e gli immobili crollati. E ora bisogna pensare alla messa in sicurezza e alla ricostruzione, con “interventi straordinari”, precisa la Giunta Milia.

 

Sarà compito degli esperti e dei responsabili dei vari settori – dalla Protezione Civile alla polizia Locale – svolgere tutti i sopralluoghi necessari e stilare le relazioni utili a ottenere i fondi. La dichiarazione dello stato di emergenza, aveva già spiegato Graziano Milia nei giorni scorsi, “è un atto necessario per concorrere alla distribuzione delle risorse”.