Dopo le polemiche arriva la mossa del Comune di Quartu per abbassare il canone annuale sia dei 180 ambulanti che, una volta alla settimana, si ritrovano a vendere frutta, verdura, pesce e carne in via della Musica, sia dei boxisti del mercato civico. Chi ogni mercoledì prova a farsi la giornata nella strada che costeggia il rione di Santo Stefano si era lamentato, nei mesi scorsi, per le tariffe: “Il Comune vuole più di ottocento euro rispetto ai 450 previsti”, aveva denunciato Marco Medda di Confesercenti. Tutta colpa di una legge che non era stata mai recepita dall’amministrazione guidata dal sindaco Graziano Milia e che contribuiva, da tanto tempo, a rendere ancora più amari i mercoledì degli espositori, già colpiti da un drastico calo degli affari.
Oggi la svolta: il Consiglio comunale ha infatti approvato le modifiche e le integrazioni al regolamento per la disciplina del canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi appartenenti al demanio o al patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate. Il vicesindaco Tore Sanna spiega nel dettaglio che “non stavano riuscendo a trovare un accordo con chi opera nel mercato, anche in quello settimanale. Abbiamo recepito una direttiva ministeriale che definisce che la tariffa piena scatta solo se si superano le 9 ore di lavoro al giorno, fissando nel 30% gli sconti a tutti gli espositori e operatori”.












