Si possono definire caddozzi “storici”, i sedici quartesi che, entro un mese, dovranno pagare una multa (di 189,50 euro nella maggior parte dei casi, ma ci sono anche verbali da 199 euro) per aver abbandonato, tra gennaio e aprile 2016, rifiuti ai bordi delle strade, creando in più di un caso discariche a cielo aperto. A distanza di cinque anni dai controlli il Comune passa all’incasso: entro un mese, nelle casse di via Eligio Porcu, finiranno 3278 euro. Gli agenti della polizia Municipale hanno completato tutte le carte ufficiali legate alle sanzioni, e oggi sono state firmate le singole ordinanze. Tutti gli incivili non sono riusciti a dimostrare la propria innocenza e, se non metteranno mano al portafoglio entro trenta giorni, la sanzione aumenterà. C’è chi aveva lasciato vetro, lattine e plastica in piazza Dessì, in ben tre casi nelle viuzze che affacciano sul viale Leonardo da Vinci, in via Sant’Anastasia e all’incrocio tra via Copernico e via Manara, due incivili beccati anche nella strada comunale Serra Perdosa, in via delle Azalee, via Capri, via delle Zinnie, via Costa e Bentu e addirittura in pieno centro, all’incrocio tra via Marconi e via Cubeddu. I vigili sono stati in grado di risalire a loro anche grazie alle tracce lasciate dentro i sacchetti puzzolenti: documenti, pezzi di carta con dati sensibili che hanno consentito agli agenti di poterli incastrare.
La notifica delle sanzioni arriverà direttamente dentro le cassette delle lettere dei cittadini multati nei prossimi giorni, che possono comunque ricorrere al giudice di pace. Difficile, però, che davanti a delle prove evidenti, qualcuno possa scegliere la strada del ricorso e non, invece, tirare fuori il bancomat o spedire un bonifico online al comando della polizia Locale di Quartu Sant’Elena.












