Due filmati, lunghi meno di un minuto, realizzati nel cuore della notte. Tutto buio, ma è il sonoro che conta: l’eco della musica delle discoteche del litorale di Quartu arriva sino alle case del Margine Rosso. L’ultimissimo caso nella notte appena trascorsa, a documentare tutto è stato Daniele Lai, 46enne che vive nel rione più vicino alla costa: E anche stanotte si dorme la notte successiva. Quando cercavo la nuova casa ho scelto Margine Rosso per la sua tranquillità e i suoi panorami, sicuramente conscio delle problematiche ataviche della zona come strade, verde pubblico e collegamenti. Ma questo è ancora relativamente accettabile, se ripagato con la tranquillità. Quello che invece non mi aspettavo è di non dormire la notte per il chiasso dovuto alle discoteche del litorale, che tutto possono essere tranne che discoteche. Questa è la terza estate, e credo di non essere il solo, in cui devo tenere le finestre chiuse, quasi ogni sera, per via del boato di volumi, voci e urla sul microfono del dj”, spiega Lai, che ha già girato i filmati al presidente del comitato del quartiere, Emanuele Contu. “Se qualcuno stesse per scrivere ‘eh ma il turismo, eh ma i giovani, eh ma’, sto parlando di serate che si svolgono dall’una del mattino fino alle 5, sempre a volumi esorbitanti. In una situazione ben studiata, che rispetti le regole il turismo non può e non deve prevaricare sulla tranquillità dei cittadini, che sono tra l’altro quelli che lavorano e pagano tasse. La città viva ci sta, deve esserci, deve esistere. Quello che non deve esistere sono i furbi, l’andare fuori legge ogni santo giorno, scavalcando costantemente le norme dettate dalle istituzioni che già hanno avvertito più volte di smettere. Quando è così allora devi chiudere, perchè non hai diritto di esistere, perchè sei un furbo e ti approfitti della pazienza delle persone in favore dei tuoi quattrini”.
Il presidente del comitato dei cittadini del Margine, Emanuele Contu, conferma: “Ho visto i video, soprattutto li ho sentiti. Ho già avvisato il sindaco Graziano Milia, mi ha confermato che non è la prima segnalazione che riceve e che prenderanno tutti i provvedimenti del caso. Sembra si tratti, in particolare, di una determinata discoteca sul mare, che già in passato non ha rispettato le regole legate al silenzio. Il turismo non può ovviamente superare i nostri diritti, poter dormire la notte è uno di quelli più importanti”.












