Uta, via ai lavori per la nuova scuola: “Ospiterà 900 alunni e ci saranno spazi per le associazioni”

Prima pietra già posata per il nuovo mega polo scolastico del paese, il sindaco Porcu: “Undici milioni per garantire un futuro sicuro alle nuove generazioni. Realizzeremo anche un modernissimo teatro, così combattiamo l’abbandono degli studi da parte dei giovani”


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Via al cantiere per la realizzazione del nuovo polo scolastico di Uta, finanziato con undici milioni di euro dalla Regione. “Sarà pronto, salvo intoppi, entro il 2024”, annuncia il sindaco Giacomo Porcu. Spazi sicuri per 900 alunni, molti provenienti anche dai comuni vicini, e l’obbiettivo principale è “combattere l’abbandono scolastico che affligge anche Uta. Sarà un riferimento per la vita sociale e per l’intero territorio, con strutture a disposizione di associazioni culturali e sportive, tra cui il nuovo e modernissimo teatro, la palestra e le sale multidisciplinari. Il progetto, unico nel suo genere nel panorama regionale,  tra gli esempi più all’avanguardia in Italia, parte proprio dalla filosofia pedagogica che ne è all’origine: una scuola inclusiva, a zero impatto ambientale, immersa nel verde e disponibile per la comunità, anche oltre negli orari extracurriculari”. Sarà una scuola che garantirà i più avanzati standard architettonici e la massima sostenibilità ambientale. “Ci sono progetti che non si limitano al solo aspetto materiale di un’ importante opera pubblica ma sono il punto d’arrivo e di ripartenza per una nuova concezione di paese e di comunità. Con l’avvio del cantiere per il nuovo polo scolastico si inizia a scrivere la storia per il prossimo futuro e le future generazioni. Come amministrazione abbiamo sempre messo al centro delle nostre attività le giovani generazioni e, di conseguenza, la scuola. Profondendo ogni possibile sforzo per migliorarle continuamente. Solo così potremmo far crescere donne e uomini che possano essere ottimi cittadini e ottima classe dirigente in grado di far crescere nel miglior modo la nostra comunità”.
La vicesindaca Michela Mua precisa che “non si tratta di una semplice soddisfazione per il raggiungimento di un traguardo ma è un qualcosa che vale molto più: è una grande emozione che riempie d’orgoglio. Dopo un iter lungo e complesso, in cui non sono mancate insidie e difficoltà, la nostra tenacia è stata ripagata. Non c’è ricompensa più grande per un amministratore del vedere realizzarsi un progetto che cambierà la qualità della vita dei propri cittadini, soprattutto dei più giovani. La politica e l’architettura devono creare possibilità. Come definito dal pedagogista Loris Malaguzzi, lo spazio può essere considerato a tutti gli effetti un ‘terzo insegnante’ e, in quanto tale, ha un ruolo fondamentale nella formazione degli studenti. Una scuola pubblica assolve a pieno la sua funzione se si impegna a garantire il massimo successo scolastico per tutti gli studenti, favorendo il sostegno alle varie forme di diversità, di disabilità, di svantaggio o, semplicemente, tenendo conto dei diversi livelli di apprendimento dei singoli alunni. Dobbiamo considerarci tutti appartenenti ad una comunità educante che promuove la condivisione di valori che fanno sentire i tutti membri parte di una unica grande famiglia. La scuola quindi ha sia il compito dell’insegnare ad apprendere. I luoghi sono importanti soprattutto per bambini e adolescenti, per il loro processo di crescita. L’ambiente dove cresciamo influenza fortemente chi siamo. I bambini assorbono tutto quello che hanno intorno. La scuola è uno dei luoghi più significativi nella nostra memoria. La posa della prima pietra sancisce il passaggio dal sogno alla realtà”. L’assessore allo sport e cultura Andrea Onali. “Un progetto che ci rende orgogliosi del lavoro portato avanti in questi anni di amministrazione, portato avanti con la consapevolezza che investire nell’istruzione oggi ci permetterà di avere una società migliore domani”.  Pensiero condiviso dalla sua collega della Pubblica istruzione Marta Manca: Iscola è un progetto studiato attorno alle esigenze della scuola, condiviso con studenti, insegnanti, genitori, Comune e dirigente. Una scuola che darà ai nostri bambini e ragazzi delle grandi opportunità, uno spazio confortevole e inclusivo. Il diritto all’istruzione è un diritto umano fondamentale, uno dei punti cardine della nostra amministrazione, ed è un nostro dovere proteggerlo”.


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