Hanno seguito un corso ad hoc, molto lungo, in un campo di volo, per avere il pieno controllo del drone col quale, a brevissimo, entreranno in azione per controllare tutta Quartu Sant’Elena. Quattro agenti della polizia Locale andranno a formare, ufficialmente, il gruppo volo dell’aeromobile a pilotaggio remoto, Avranno tra le mani un super drone, moderno ed efficiente, il Dji phantom 4 Rtk dotato di un ricevitore Gnss Rtk multifrequenza formato tascabile e una palina estensibile in fibra di carbonio con supporto per smartphone o tablet. Come si scopre nella determina firmata dal dirigente della polizia Locale, Giuseppe Picci, gli agenti dovranno “impiegarsi nelle attività di monitoraggio aereo del territorio in operazioni di sorveglianza e controllo, mappatura del medesimo, supporto alle situazioni di emergenza e dell’operato della Polizia Locale, unitamente al potenziale impiego nelle molteplici esigenze rappresentabili dall’amministrazione comunale”. E non è difficile immaginare quali siano le esigenze del Comune.
Le conferma il vicesindaco Tore Sanna: “Il drone sarà utilizzato prevalentemente per un controllo di tutto il territorio e per le azioni illegali, come l’abbandono dei rifiuti”, ma anche “l’abusivismo edilizio”. E a Quartu sono tanti i casi di palazzine e villette tirati su in zone proibite o, peggio ancora, tutelate. Un sistema aereo a pilotaggio remoto, quindi, per controllare dall’alto tutta Quartu e riuscire a verificare, prioritariamente, se le carte in possesso dell’amministrazione comunale legate a case e costruzioni varie sono aggiornate, in vista dell’adeguamento del piano urbanistico comunale al piano di assetto idrogeologico e al piano paesaggistico regionale: “L’utilizzo del drone sarà utile anche per avere un monitoraggio in tempo reale del traffico sulle strade, soprattutto in caso di possibili intasamenti”.












