“Pula avrà finalmente il porto turistico che merita: verrà realizzato ad Agumu, sulla costa di Santa Margherita. Il progetto è pronto, in tempi brevi daremo risposte”. Parola di Angelo Pittaluga, assessore all’Urbanistica di Pula, in una intervista concessa all’Unione Sarda nel luglio del 2004. Sono passati quasi dieci anni, ma l’opera strategica per il turismo di Pula è rimasta al palo. Pula non ha ancora un porto, nonostante le promesse di Pittaluga. Nessuna barca è potuta approdare a Santa Margherita, dove persino i residenti non hanno uno scivolo degno di questo nome. Milioni andati letteralmente in fumo:nel 2007 a gelare la giunta Cabasino fu il parere negativo della Sovrintendenza dopo gli esposti degli ambientalisti del Gruppo di Intervento giuridico, in sette anni nessuna soluzione alternativa è stata proposta. Anzi nel nuovo Puc si riparla ancora di Agumu, ma con le stesse perplessità sul fronte ambientale. E oggi proprio sul porto turistico si infiamma la campagna elettorale di Pula, dove si vota tra dieci giorni: lo stesso ex assessore Pittaluga è candidato nella lista”più Pula” di Barbara Boi, sostenuta proprio dal sindaco uscente Walter Cabasino. Sulla sua pagina Facebook Carla Medau, candidata a sindaco di Cittadinanza Attiva, scrive: “Come mai in tutti questi anni non è stato costruito il porto a Pula, promesso più volte? Per noi la realizzazione del porto turistico rappresenta una scommessa importante per lo sviluppo del nostro territorio, per questo motivo esso è inserito come punto strategico e qualificante del nostro programma. L’intensificarsi dell’offerta turistica e la sua differenziazione verso nuove destinazioni, pone con forza la necessità di puntare, in modo strategico e con approccio imprenditoriale, verso la realizzazione di importanti infrastrutture che fungano da volano per lo sviluppo economico e sociale del nostro territorio. Dobbiamo difendere il vantaggio competitivo ottenuto grazie al nostro straordinario patrimonio paesaggistico, storico-culturale ed ambientale e alla vivacità imprenditoriale degli operatori economici locali e valorizzarlo anche attraverso interventi di portualità turistica.
Il porto turistico lo intendiamo come opera strategica capace di portare uno sviluppo economico più integrato, al passo con un turismo esigente che richiede servizi e infrastrutture di qualità, in grado di integrare settori complementari e valorizzandone le potenzialità, come la pesca tradizionale, il turismo escursionistico, gli sport nautici e subacquei. Il porto a Pula lo immaginiamo come un’ ulteriore porta d’accesso al nostro territorio, uno snodo privilegiato per la promozione e la fruizione di nuovi itinerari turistici, dove i contesti locali divengono parte attiva di nuovi flussi, che favoriscono lo sviluppo, la crescita e quindi l’occupazione”. Carla Medau non esclude una località alternativa ad Agumu: in passato si è parlato insistemente di Foxi, ma saranno i progettisti a decidere.












