Pula, l’opposizione: “Scoperti gli altarini della Medau, si prepari a controllo serrato”

Il gruppo di minoranza Prima Pula, guidato da Angelo Pittaluga, con una lettera aperta accusa Carla Medau di inefficienza a tutto campo e fa sapere che d’ora in avanti l’azione di vigilanza sul suo operato sarà meticolosa. LEGGI LA LETTERA IN VERSIONE INTEGRALE


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“Pula nelle liste nere del ministero dell’Economia e delle Finanze a causa dell’inefficienza dell’amministrazione”, aveva accusato il gruppo di opposizione Prima Pula. “Ma quale lista nera, nel frattempo abbiamo integrato la documentazione richiesta e dal ministero è arrivato il via libera, la minoranza si informi meglio e impari a leggere i giornali di economia”, ha replicato ieri la sindaca Carla Medau. Ma i consiglieri capitanati da Angelo Pittaluga non ci stanno, e ribattono alla prima cittadina con una lettera aperta intitolata “La coda di paglia della sindaca Medau”, in cui ribadiscono “l’inefficienza e inefficacia” dell’amministrazione da lei condotta. E vanno oltre la mera questione oggetto delle precedenti dissertazioni, per fare una critica a tutto campo, in  particolare riguardo alle “priorità date a opere discutibili”, come il bosco di città e il tiro al piattello, a discapito di servizi più utili per la comunità.

“Dovrà  abituarsi  al nostro ruolo e consideri questa ‘scoperta degli altarini’ il prologo ad un’azione di controllo che in futuro sarà particolarmente costante e meticolosa”, annuncia il gruppo di minoranza.

Ecco la lettera in versione integrale:

Gentilissima Sindaca,

riteniamo di doverci rivolgere a Lei scrivendole una lettera aperta, quindi in prima persona, per ricambiare la Sua cortese sollecitudine nel aver risposto alle nostre osservazioni.  Se per caso  pensava di annacquare i frutti amari della Sua inefficiente e inefficace amministrazione con i fasti e con le performance mediatiche del mese di maggio, non è riuscita nell’ intento dato che abbiamo scoperto gli “altarini“ che si era ben guardata dal  comunicare ai Cittadini.

Ci dispiace averLe creato questo disagio, però visto e considerato che Lei, come al solito, cerca di negare l’evidenza, è nostro dovere fare alcune precisazioni che dimostrano che non solo il Comune di Pula che Lei governa è  stato incluso  dal MEF  tra quelli inadempienti, ma che purtroppo, dopo 4 anni,  ha ancora poca dimestichezza con le più elementari regole della pubblica amministrazione.

Relativamente ai “dati secretati” cui fa riferimento, con il rispetto dovuto Le diciamo che ci ha fatto cadere le braccia, perché  abbiamo attinto le notizie non facendo gli hacker nella banca dati del MEF o degli altri comuni, ma semplicemente scorrendo l’elenco dei comuni inadempienti in un giornale finanziario  a cui tutti si possono abbonare. Se per Lei  rendere pubblico un elenco, copiandolo da un giornale, significa  diffondere dati sensibili, ci spaventa ancora di più perché ci rendiamo conto del concetto che  ha di libertà di comunicazione e di  trasparenza amministrativa.

Se avesse letto l’articolo con attenzione anziché farsi prendere dalla smania di stupire i suoi fans, ne avrebbe dedotto che noi stessi ci siamo augurati che potesse mettere rimedio alle inadempienze attraverso  quelli che abbiamo ironicamente definito ” esami di riparazione”. Ha dichiarato di averlo fatto, e ne siamo lieti. Ciò non toglie che il Comune di Pula era in quell’elenco nazionale per colpa sua e non certo per colpa nostra. La Sua considerazione che sostiene  “…i consiglieri di minoranza gettano discredito sulla nostra cittadina” gliela rimandiamo indietro perché è  proprio Lei che con la sua inefficienza amministrativa ha dato  un’immagine negativa della nostra cittadina.  Pula,  sicuramente, prima del suo arrivo, non era abituata ad occupare questi primati negativi. Ma, come ama dire Lei, anche questa è “una prima volta“.

Inoltre ci dispiace che,  come da prassi , quando si trova in difficoltà cerca o di buttarla in bagarre o di coinvolgere altre persone per sminuire le Sue responsabilità e addossarle sugli altri. Alla fine delle Sue esternazioni  fa nomi e cognomi di impiegati, quasi a voler evidenziare che ce la mettono tutta, come se fosse una cosa straordinaria o una novità. Lo sappiamo bene, conosciamo le loro capacità  e non c’era bisogno che usasse frasi di circostanza.   Queste “sue finezze” le conosciamo a memoria, e non solo noi. Abbiamo grande stima professionale del personale amministrativo del Comune, che purtroppo nulla può  sull’improvvisazione, sull’approssimazione, sulla vaghezza  degli indirizzi e della programmazione: dovrebbe sapere  che questi aspetti  sono esclusivamente di natura politica, ovvero di Sua competenza, la cui pochezza   è stata la causa della pessima figura fatta dal Comune in questa occasione.

Per quanto poi riguarda il nostro ruolo di consiglieri di minoranza, ” stia serena”: lo conosciamo bene.  Sappia, qualora non l’avesse ancora appreso, che  consiste anche nel portare a conoscenza dei cittadini “i segreti di Pulcinella” letti in un giornale economico, che Lei, sempre prodiga di scoop,  si è guardata bene dal rendere pubblici. Dovrà  abituarsi  al nostro ruolo, ed anzi, per quello che quotidianamente leggiamo negli atti, consideri questa ” scoperta degli altarini”, il prologo ad un’azione di controllo che in futuro sarà particolarmente costante e meticolosa.

Piuttosto, se ci  è  consentito,  Lei si concentri sul Suo di ruolo, magari cercando di cambiare indirizzi per quanto concerne la contrazione di mutui: indebitare il Comune per opere discutibili come il “bosco di città“ e il “tiro al piattello“, trascurando altre priorità, accollando gli oneri sui cittadini e a discapito di servizi davvero utili alla comunità,  è una prassi che metterà in seria difficoltà chi Le subentrerà.

Un‘ ultima cosa prima di salutarLa: la vignetta di Fede che fuorionda disse “ che figura di …..“ ci ha divertito un sacco, pur se stride e non poco con il Suo ruolo istituzionale di primo cittadino. Ma Lei è  una donna di spirito e non ci scandalizziamo. Lasciamo giudicare a chi legge se l’interpretazione che Lei ne dà, rivolta a noi, sia la più appropriata. Alla luce di quanto abbiamo descritto, riferendo esattamente quanto è  successo, potrebbe accorgersi che, in effetti, la battuta di Emilio Fede è un lapsus freudiano…..non volendo emulare la Sua irriverenza,  ci fermiamo qui.
Cordialmente.


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