Nora, siglato l’accordo per la consegna al Comune di Pula delle “ex casermette”: consegnato all’Amministrazione Comunale l’ex compendio militare costituito da alcuni edifici storici situati all’interno del perimetro della zona archeologica e oggi abbandonati. Il sindaco Cabasino: “Il sito archeologico di Nora con questo progetto di valorizzazione si arricchisce ancora di più”.
L’accordo è stato stipulato dal Sindaco di Pula, Walter Cabasino, dalla Direttrice dell’Agenzia del Demanio, Dott.ssa Rita Soddu, e, per il Ministero della Cultura, dalla Soprintendente, Dott.ssa Monica Stochino.
L’accordo fa seguito a una vecchia intesa del 2015 che prevedeva la realizzazione di un programma di valorizzazione dell’ex compendio militare denominato “ex stazione Rt vecchia opera”, ma conosciuto dai cittadini pulesi come “casermette”. A distanza di anni viene data pienamente attuazione a quella previsione e, tra l’altro, sono state ottenute anche le risorse per la prima fase di progettazione.
Risale al 2006 la decisione di restituire la zona militare chiamata “Vecchia Opera” al Comune di Pula. La dismissione delle casermette ha consentito agli archeologi delle Università di ricomprendere l’area nelle attività di scavo. Si tratta di un territorio di circa 28000 metri quadri, 5000 dei quali occupati da strutture un tempo destinate ad alloggi, sala mensa, magazzini, spazi di lavoro e tecnici e due torrette.
Il Sindaco Walter Cabasino esprime viva soddisfazione per l’accordo firmato e dichiara: “Abbiamo ripreso le fila di un percorso interrotto nel 2015 e possiamo affermare di avere già ottenuto parte delle risorse necessarie per la progettazione per la riconversione dell’uso delle ex casermette con una serie di progetti e attività volti a rafforzare la funzione sociale ed educativa del patrimonio culturale in una prospettiva di inclusione, a supporto delle attività̀ di ricerca e studio in corso nel sito archeologico e delle attività̀ di tutela. Il prossimo passo sarà quello di trovare le risorse per il completo recupero delle strutture. Il sito archeologico di Nora con questo progetto di valorizzazione si arricchisce ancora di più̀. Con l’accordo il Comune di Pula si impegna a mantenere un deposito archeologico e locali operativi a uso della Soprintendenza e a garantire la disponibilità̀ delle aree per le attività̀ di studio e ricerca archeologica. Finalmente metteremo in campo risorse per il recupero di questi edifici che fanno parte del patrimonio culturale dei pulesi e che necessitano di interventi di recupero urgenti”.
Nora è da sempre uno dei siti archeologici più importanti di tutta la Sardegna: fondata dai Fenici, accanto a preesistenti insediamenti nuragici e, grazie alla sua posizione geografica privilegiata, fu uno dei più importanti porti commerciali dell’antichità. Nel 238 a.C. divenne città romana e nel I secolo d.C. divenne “municipium”. Nei due secoli successivi, visse il massimo splendore e fu “caput viae”, chilometro zero di tutte le strade dell’Isola. A partire dal 700 d.C., così come accaduto ad altre città costiere sarde, Nora si spopolò, a causa delle continue incursioni dei vandali prima e dei pirati saraceni poi, all’indomani della caduta dell’impero romano.












