Province e città metropolitana, c’è l’accordo col Governo per risorse

Dopo settimane di trattative c’è l’accordo tra regione e governo per la ripartizione delle risorse finanziarie tra province e città metropolitana. Erriu:”L’iniziale esclusione è stata superata. Abbiamo posto rimedio a una grave ingiustizia”


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La Conferenza Unificata ha espresso l’intesa sul DPCM che distribuisce le risorse, stanziate dalla legge di stabilità per il 2017, per le Province e le Città metropolitane. La Regione Sardegna ha raggiunto l’accordo con il Governo dopo diverse settimane di trattative. L’iniziale esclusione delle Province sarde e della Città metropolitana di Cagliari è stata definitivamente superata. È passato il principio secondo il quale gli enti che partecipano al risanamento della finanza pubblica, come gli enti di area vasta della Sardegna, devono partecipare anche al riparto delle risorse per ‘calmierare’ i tagli subiti in questi ultimi anni.

L’intesa, raggiunta anche grazie al lavoro congiunto con Anci, Cal e con la Conferenza permanente Regione-Enti locali che ieri è stata convocata dall’assessore Cristiano Erriu per condividere la soluzione prospettata dal Governo, prevede che agli enti di area vasta dell’Isola saranno riconosciuti 20 milioni di euro per il 2017 e 30 milioni dal 2018. Il risultato raggiunto ha consentito di mettere a regime 30 milioni di euro a partire dal prossimo anno, che saranno decurtati dai ‘tagli’ introdotti con la legge di stabilità per il 2015.

“Abbiamo posto rimedio a una grave ingiustizia”, è il commento dell’assessore Erriu. “Ritengo sia risultata strategica l’intesa raggiunta ieri con i rappresentanti delle autonomie locali (Anci, Cal, Aiccre e Asel) e il sindaco della Città metropolitana di Cagliari. In questo modo garantiamo la continuità amministrativa e la qualità dei servizi erogati ai cittadini”.

“Nella Conferenza Regione-Enti locali di ieri – aggiunge Erriu – è stato condiviso anche un principio importante per il sistema delle autonomie locali, che è quello dell’avvio delle trattative con lo Stato per la gestione in capo alla Regione dell’intero sistema della finanza locale. Sarà un passo fondamentale per esercitare appieno la nostra autonomia statutaria, come è stato fatto negli anni passati dalle altre Regioni a Statuto speciale”.

 
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