“La Regione difenderà ogni posto di lavoro nella Portovesme srl, e si schiera al fianco dei sindacati e dei lavoratori a difesa della produzione e dell’occupazione in un polo strategico per la Sardegna. “Il presidente Christian Solinas scriverà alla Glencore ricordando gli impegni assunti per il mantenimento delle linee produttive, e solleciterà un intervento immediato del Governo in carica per convocare l’azienda ad un tavolo nel quale esporre le sue reali intenzioni”. È quanto è stato deciso, e sottoscritto in un comunicato, a Villa Devoto, alla fine del vertice tra Solinas, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil e l’assessora regionale all’Industria Anita Pili, per un esame della situazione attuale della Portovesme. È emersa la forte preoccupazione delle parti determinata dalla decisione annunciata dall’azienda di fermare anticipatamente la linea piombo, di cui è alta la domanda sui mercati, e aggiungere nuovi cassaintegrati a quelli già collocati in tale condizione nei mesi scorsi, per i quali si chiede la proroga della cassa integrazione in corso, che scade il 24 ottobre. La crisi è determinata, a detta dell’azienda, dai rincari energetici.
Motivazione che Regione e sindacati considerano “pretestuosa. Occorre ripristinare corrette relazioni istituzionali sindacali, in una vertenza determinata da un inaccettabile disegno di smantellamento delle linee produttive. A fronte dei forti utili registrati dal gruppo anche nell’anno in corso”, ha detto il presidente Solinas, “da parte aziendale giunge un allarmante annuncio di indebolimento del sistema produttivo, e forse di uno definitivo smantellamento dell’unico polo metallurgico non ferroso della Sardegna. Presidente e sindacati hanno sottoscritto un verbale che esprime la volontà e la strategia comune per la difesa della produzione e dei posti di lavoro”. I lavoratori hanno deciso di annullare la manifestazione di protesta fissata per domani, martedì 11 ottobre, proprio a Cagliari.












