Tariffe raddoppiate, parcheggi insufficienti e ora anche raffiche di multe. La stagione estiva al Poetto sembra iniziare tutta in salita per i cagliaritani. Domenica scorsa, nell’area tra Fico d’India e Corto Maltese, diverse auto e moto parcheggiate lungo la carreggiata, in una zona con striscia continua dove il divieto è formale ma le vetture non causavano intralcio, sono state sanzionate. Una nuova ondata di verbali che ha alimentato l’esasperazione di chi cerca semplicemente di trascorrere qualche ora al mare. E le voci dei cittadini non si sono fatte attendere. Tra chi denuncia tariffe insostenibili e chi accusa il Comune di “avere un piano per svuotare il litorale”, il malcontento monta. C’è chi teme di non potersi più permettere una giornata in spiaggia: “È vergognoso!!! Stiamo arrivando al punto che noi che ci abitiamo in Sardegna, non potremmo più usufruire delle nostre spiagge, e non solo il Poetto che era alla portata di tutti, perché molte tra parcheggio, stabilimenti e divieti non ci fanno neanche entrare. Per non parlare dei campeggi e delle aree sosta per camper: i prezzi sono lievitati in una maniera impressionante, e siamo solo a giugno. Ma dove vogliamo arrivare? A essere ospiti in casa nostra. Una giornata al mare per una persona dal budget ordinario non costa meno di 30€ tra parcheggio e benzina per arrivarci”. Altri puntano il dito contro l’assenza di aree di sosta dedicate ai mezzi a due ruote, anche queste sanzionate: “Parliamo delle raffiche di multe alle moto, parcheggiate tutte a schiera, prima fermata, in un punto in cui non recavano disturbo alla circolazione o comunque al transito in generale. Non ci sono parcheggi per le moto, gli unici sono a Marina Piccola e di certo non bastano. Sono pieni in una domenica d’inverno, figuriamoci d’estate. Dove dobbiamo parcheggiare?”. C’è chi propone il boicottaggio come unica via per far sentire il dissenso: “Bisogna boicottare il Poetto, non andare più nessuno. Non è facile, ma è l’unico modo per far capire. Se nessuno va, il litorale muore”. E chi legge le recenti scelte come parte di una strategia deliberata: “È quello che cercano di fare, ammazzare il Poetto per tenere la gente al centro di Cagliari. Eliminando i parcheggi, multando i chioschi che fanno musica a spese loro. Già da un po’ di anni”. Tra i commenti anche l’accusa diretta alla logica economica dell’amministrazione: “Ma se rendi le zone parcheggiabili non puoi incassare i soldi così facilmente. Dopo tutta la fatica fatta eliminando parcheggi o regalando quelli pubblici ai residenti che già avevano i loro posti auto privati, menti finissime”. E infine, il timore che si vada incontro a una stagione di multe sistematiche: “Dopo il salasso del parcheggio a 9 euro ora arriva quello delle multe, che rende nettamente di più. Era prevedibile che il Comune, per incassare, avrebbe aumentato i controlli”. Alcuni allargano il discorso e parlano di un modello di gestione del turismo che finisce per penalizzare proprio i residenti: “A prescindere dal Poetto, sinceramente penso che la gestione attuale delle coste stia diventando insostenibile per noi sardi. Ormai anche trascorrere una giornata al mare sta diventando un lusso, tra parcheggi a pagamento e costi vari. Il turismo fatto in questo modo paradossalmente ‘danneggia’ i sardi!”. Insomma, una domenica al mare che per molti si trasforma in un incubo fatto di rincari e verbali. E intanto, sotto il sole di giugno, cresce la sensazione che la spiaggia dei cagliaritani stia diventando sempre meno per tutti.