La sabbia sarà pur fine, ma il suo colore bianco di un tempo (ancor prima del disastroso rinascimento), è ancora ben lontano: la gradazione di grigio chiaro si nota ad occhio nudo, soltanto in alcuni tratti appare bianca candida, quindi non uniforme in tutto il tratto dell’arenile compreso tra la prima fermata fino alla sesta.
La spiaggia del Poetto post-mareggiate e vento appare diversa, con le dune createsi accanto alle barriere antierosione che incoraggiano anche gli ideatori, proprio per evitare che la sabbia che finiva sulla strada diventasse un rifiuto da discarica. Ora si potrà recuperare, ma rimangono i malumori delle scorse settimane: “La sabbia portata dal mare – dicono i gestori dei chioschi – sarà anche di bell’aspetto, ma chi ci pensa ai danni causati dagli allagamenti alle nostre strutture, danni per migliaia di euro che nessuno delle Istituzioni, Regione o Comune, cercherà purtroppo di alleviare”.
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