Ordinanze e orari sulla movida notturna del litorale Poetto, a Quartu. Musica sì, musica no, un dilemma: dopo le revoche delle ordinanze che stabiliscono cosa i gestori dei chioschi possono fare e cosa no da parte del sindaco Stefano Delunas, si inaspriscono le polemiche e soprattutto la confusione tra gli addetti ai lavori. Ora il dato di fatto è che in assenza di regolamentazione a livello comunale, resta in piedi la normativa nazionale che regolamenta i decibel (il cosiddetto rumore tollerabile) che consentirebbe quindi ai titolari delle concessioni di proseguire il loro lavoro, con musica, live e spettacolo.
IL RUMORE. Lo spauracchio derivava proprio dall’interpretazione di questo documento: quindi, ad oggi, i chioschi dovranno inderogabilmente attenersi al livello di rumore, soglia dei 45 db in notturna e dei 55 in fascia diurna. Una gran bella differenza quindi, questo per “tutelare e garantire il sonno e il riposo dei cittadini che abitano nei pressi dei locali del Poetto” e allo stesso tempo garantire agli operatori di poter lavorare fino all’alba. Cosa possono dunque fare i titolari dei chioschi? Possono continuare a tenere la musica accesa? Tecnicismi alla mano la risposta è affermativa, ma ciascun concessionario deve attenersi alla soglia di rispetto del rumore.
COMMISSARIATO POLIZIA DI QUARTU. Dagli uffici di via Firenze, a Quartu, l’ispettore Daniele Bracco, in forza al settore P.G. polizia giudiziaria e segretario del sindacato Coisp, è chiaro: “Durante i normali controlli e sopralluoghi nei locali pubblici – afferma – dobbiamo attenerci alle interpretazioni delle singole amministrazioni comunali, in questo caso seguendo alla lettera quello che dagli uffici di via Eligio Porcu viene firmato e decretato. Paradossalmente in casi come questi – prosegue l’ispettore Bracco – è logico che se il volume della musica non disturba e non è eccessivamente alto il gestore può continuare a lavorare tranquillamente anche e dopo le ore 22. Una cosa è certa – dice Daniele Bracco, del Commissariato di Polizia quartese – nei nostri uffici sono arrivati tanti esposti da parte di altrettanti cittadini per un presunto rumore eccessivo che proveniva dai chioschetti, ma alla luce dei controlli amministrativi effettuati successivamente non sono emerse almeno per ora gravi irregolarità, ma i controlli proseguiranno senza sosta come è giusto che sia”.











