Pirri in disarmo, la proposta-svolta di Farris: “Servizi allo sbando, deve diventare un Comune autonomo”

Giuseppe Farris lancia un referendum tra gli abitanti di Pirri: “Riteniamo che il passaggio al referendum di legge sulla “secessione” di Pirri sia la soluzione obbligata per dirimere le diverse posizioni e arrivare alla costituzione di Pirri come Comune autonomo”


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Pirri in disarmo, la proposta-svolta di Farris: “Servizi allo sbando, deve diventare un Comune autonomo”. Stamattina Giuseppe Farris, candidato sindaco sostenuto dalla lista CiviCA2024, ha depositato tutti i documenti necessari per partecipare alla competizione elettorale. Il programma contiene un annuncio estremamente importante: l’impegno per l’emancipazione di Pirri, che potrà realizzare l’ambizione diventare Comune autonomo.
Durante i mesi della Campagna d’ascolto sono emersi con chiarezza il grave disagio dei residenti per l’inefficacia degli strumenti di autodeterminazione messi a disposizione della Municipalità e un orgoglio identitario non trascurabile.
“E’ bene rammentare che Pirri- spiega Giuseppe Farris-storico quartiere cagliaritano di 29000 abitanti, rimase comune autonomo fino al 26 aprile 1928, anno in cui il regime fascista con R.D. n. 1059/1928 ne accorpò l’abitato, assieme a Monserrato, Quartucciu e Selargius al Comune di Cagliari.
Potremmo considerare Pirri un quartiere periferico essendo situato nella periferia sud-ovest di Cagliari, fuori dal centro cittadino, ma sarebbe un grave errore considerare Pirri “periferico” anche dal punto di vista culturale, possedendo, questa comunità, una sua economia, sue tradizioni e un forte senso identitario radicato nei suoi cittadini.
Partendo dalla constatazione di specifiche caratteristiche culturali e dal senso di appartenenza a una comunità che ogni pirrese mostra di possedere, nel 2006 l’amministrazione comunale di Cagliari decise di attribuire a quella che fino ad allora era stata la Circoscrizione n. 6, la dignità di Municipalità, riconoscendo a Pirri un’ampia autonomia organizzativa e funzionale per promuovere e favorire la partecipazione dei suoi abitanti al governo della comunità ed il decentramento dei servizi nel territorio. Tuttavia, nonostante alla Municipalità di Pirri siano state assegnate risorse finanziarie e personale per l’esercizio delle sue funzioni, tale organismo non è mai riuscito a realizzare in modo adeguato e sufficiente le finalità di autogestione.

Basti pensare che, da anni, è stata chiusa la Sezione della Polizia Mancipale e che , in questo momento, manca addirittura la Guardia Medica.
Verificato che a 18 anni dalla sua istituzione la Municipalità di Pirri ha raggiunto solo marginalmente i suoi obiettivi, dimostrandosi un “organismo debole” e inadeguato, e dopo aver raccolto nelle vie e nelle piazze le opinioni e i desideri dei suoi abitanti, CiviCA 2024 ha deciso di proporre la trasformazione di Pirri in COMUNE AUTONOMO.
Consapevoli che l’ipotesi di trasformare Pirri in Comune a sé divida gli abitanti tra chi ritiene che una gestione autonoma possa portare un miglioramento della qualità della vita e chi, invece, rimanga convinto che il sistema della Municipalità possa arrivare a funzionare bene solo se opportunamente finanziato, riteniamo che il passaggio al referendum di legge sulla “secessione” di Pirri sia la soluzione obbligata per dirimere le diverse posizioni e addivenire alla costituzione di Pirri come Comune autonomo.
Peraltro, la consultazione popolare, come detto, rientra nelle modalità operative di CiviCA 2024 già sperimentate con successo in occasione della Campagna d’ascolto.
Sarà appunto la proposizione di un referendum, previsto dall’articolo 133 della Costituzione e dall’articolo 45 dello Statuto sardo che CiviCA 2024 mette tra i punti fondamentali del suo programma, finalizzato alla TRASFORMAZIONE DI PIRRI IN COMUNE AUTONOMO”, conclude il candidato sindaco del Movimento Civico Giuseppe Farris.


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