Il Comune ha deciso e, salvo miracoli, da maggio una parte dei bambini dell’asilo pirrese di via Watt cambieranno le loro cinque maestre. Meglio, quelle arrivate da Sant’Elia ci sono già, ma tra pochi giorni una parte le loro “colleghe” dovranno fare le valigie e andarsene a causa dei contratti non rinnovati. Una situazione che unisce nella battaglia i genitori dei piccoli di Sant’Elia e quelli di Pirri. Roberta Figos, 32 anni, ha un figlio di due anni: “Dov’è la garanzia della continuità educativa? Il Comune dice che non ci sono soldi per rinnovare i contratti alle attuali educatrici perchè c’è una situazione di esubero”, afferma la donna, “e quindi ci passano i nostri figli, che per due mesi avranno a che fare con delle persone che non conoscono. Sono molto preoccupata, il mio bambino potrebbe avere delle ripercussioni dal punto di vista educativo ed emotivo”.
A supporto di questa tesi, la Figos sbandiera “la relazione del pediatra, ha detto che i nostri bimbi potrebbero avere dei danni. Lancio un appello al Comune, ritorni sui suoi passi e consenta ai nostri bambini di terminare l’anno con serenità. Io a mio figlio non gliel’ho ancora detto, ho paura della sua reazione perchè è molto attaccato alla sua maestra”.









