Piazza Matteotti pulita ma la città lotta ancora per “gli invisibili”

Attesa da settimane la svolta sullo sgombero e la conseguente pulizia della piazza antistante il municipio di via Roma: via i migranti, i disperati vittime di fame e stenti, ma Cagliari continua a perdere la triste “battaglia dei clochard”


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LE FOTO DEL GIORNO su Cagliari Online.it – Una piazza dormitorio che ora ha tutto un altro aspetto. “Vince” (se così si può affermare) il rispetto del decoro urbano, della pulizia e dell’ordine, davanti ad una piazza (Matteotti, per intenderci), da mesi desolatamente sporca e lurida, tra escrementi e rifiuti, con evidenti carenze igienico-sanitarie, dovute soprattutto alla presenza dei disperati, dei migranti, persone che scappano da fame e stenti e che a Cagliari sono stati quasi i protagonisti indiretti di questa vicenda simbolo del degrado, dell’abbandono e non di certo dell’accoglienza. 

Al contrario, però perde la “battaglia degli invisibili”, di coloro i quali (anche e soprattutto sardi) continuano a dormire sulle panchine, all’aperto. Un’icona desolante che rimane con costanza, una ferita aperta che non si cicatrizza facilmente e di cui anche il nostro giornale si occupa continuamente. Alcune settimane fa la storia di Giuliano, il clochard sardo che dorme ogni notte davanti all’ex Capitol, “Casa dello Studente”, desolatamente vuota e sbarrata. Poi ancora la vicenda memorabile dei senza tetto di via XX Settembre, dentro il cortile antistante l’ex Corte dei Conti, il caso di Valter che dorme davanti all’ingresso del Comune di via Sonnino, oppure i “barboni” che riposano nel perimetro dell’ex biglietteria della Tirrenia, davanti ai portici di via Roma, senza parlare poi del caso paradossale dei tossici che continuano a dormire in via Cornalias, tra il tappeto di siringhe usate per farsi di eroina nella piazzetta davanti all’edicola. Solo qualche esempio, ma emblematico e di spessore: poi c’è il mondo dell’associazionismo locale, la Croce Rossa Italiana, Signora Gina e il camper della solidarietà, la Caritas, Guardian Angels, Angeli di Sardegna e diverse altre realtà ben note a tutti. Icona di speranza, di dignità umana per tanti, una goccia nel disperato bisogno di accoglienza, di cambiamento.

ORE 03:15 – Tra la stazione dell’Arst e il municipio di via Roma, si assiste ad una scena cui da mesi non eravamo abituati: poche ore prima, in diurna, nuovo maquillage, l’intervento di forze dell’ordine, operai del Comune e della De.Vizia per lo sgombero e l’igienizzazione della piazza ha forse accontentato i più, cittadini, politici, associazioni. Il deputato di Unidos, Mauro Pili aveva mosso carte e indice puntato su uno strano immobilismo che aleggiava da mesi: dirimpetto l’esposto alla Asl 8 di Cagliari, la minaccia di denunciare il sindaco Zedda in Procura, poi il tavolo di concertazione in Prefettura per discutere tra i vertici di forze dell’ordine, Regione e Governo dell’emergenza sbarchi e di centri di accoglienza; pochi giorni dopo, il blitz in piazza Matteotti per capovolgere la pesante e inguardabile situazione da terzo mondo. Ma la domanda è sempre la stessa: chi rimane (come l’uomo nella foto, un 40 enne sardo che dorme all’aperto), quale futuro avrà davanti agli occhi dei più e dei media? 


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