I militari della Guardia di Finanza di Bosa Marina, dal mese di febbraio 2022, hanno avviato indagini nei confronti di numerosi soggetti beneficiari di sovvenzioni una tantum erogate dalla Regione Autonoma della Sardegna, in base agli articoli 12 e 12 ter della L.R. 23.07.2020, n. 22, nelle annualità 2020 e 2021, a favore, fra le altre, delle seguenti categorie economiche: venditori ambulanti, organizzatori di feste e cerimonie, agenzie di viaggio, palestre.
L’attività dei militari del Corpo è consistita nel verificare, attraverso l’incrocio ed il confronto fra i dati dichiarati dai percettori dei contributi e quelli rilevati dalle banche dati in uso, il possesso dei requisiti previsti dalla norma regionale. Essendo quella erogata dalla Regione Sardegna, una misura a sostegno degli operatori economici colpiti dalla pandemia, uno dei primi riscontri è stato quello di verificare la corretta presentazione delle dichiarazioni fiscali per gli anni 2019 e 2020 al fine di rilevare la diminuzione dei ricavi derivante dai vari lockdown, individuando soggetti, percettori del contributo, che non avevano presentato alcuna dichiarazione oppure che non avevano, negli anni in questione, una partita IVA attiva. Numerosi i casi di coloro che hanno avuto accesso ad entrambe le misure di sostegno per gli anni sottoposti a controllo pur non rientrando tra le categorie per le quali la normativa di riferimento consentiva l’accesso al doppio beneficio.
Al termine dell’operazione, denominata “EASY AID”, della quale, a seguito della trasmissione delle prime informative, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Oristano assumeva il coordinamento, i militari della Tenenza di Bosa Marina, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria 34 beneficiari dei contributi a fondo perduto, ipotizzando la violazione di cui all’art. 316 ter del C.P. (indebita percezione erogazioni pubbliche), contestando, complessivamente, l’indebita percezione di somme per oltre 300mila euro.
Inoltre, sono state trasmesse alla Procura Regionale Sezione Giurisdizionale Corte dei Conti di Cagliari altrettante segnalazioni per l’accertamento degli eventuali danni erariali ed al competente Assessorato della Regione Autonoma della Sardegna per il recupero delle somme indebitamente percepite.
Ulteriori n. 606 posizioni riguardanti altrettante presunte indebite percezioni per complessivi 4.242.000 euro, che da una prima analisi della documentazione presentata per ottenere i benefici presentano elementi di criticità analoghi a quelli segnalati alla Procura di Oristano, sono state trasmesse ai Reparti del Corpo competenti per territorio per gli accertamenti di rito.











