di Paolo Rapeanu
Dagli Stati Uniti al capoluogo della Sardegna, grazie a una “folgorazione”: dici spinning a Cagliari e subito ti viene in mente, se sei del settore, il nome di Lula De Giorgio. Cinquantuno anni, laureata in Scienze motorie, nata ad Alghero ma ormai “cagliarese”, come lei stessa ama definirsi, dirige una palestra a Genneruxi. La passione per le bike ferme, dove bisogna sudare pedalando a ritmo di musica, “dal revival all’house, ma sono adatti tutti i generi” ce l’ha dal 1995: “Ero a San Diego, in California, a una fiera internazionale del fitness. Ho visto tantissime persone che pedalavano seguendo Johnny G, l’inventore dello spinning. Sono rimasta folgorata da questa disciplina e l’ho portata a Cagliari. All’inizio, e per un decennio buono, tutti erano impazziti per lo spinning, poi c’è stato un leggero calo ma, da qualche anno a questa parte, sta ritornando alla grande”, spiega la De Giorgio.
Lezioni tipo da 45-50 minuti, un istruttore che dà la “carica” a chi pedala “in pianura o in salita, la resistenza dipende tutta dal volano regolabile installato sopra ogni bike, col quale si può aumentare o diminuire il carico di lavoro, anche seguendo il bit musicale, da un minimo di novanta a un massimo di centoventicinque”, racconta colei che è anche insegnante di sostegno alla scuola media Tuveri di via Venezia, proprio a poca distanza dalla sua palestra di via Zagabria. Spinning utile anche per il metabolismo? “Sì, ognuno di noi ha caratteristiche fisiologiche diverse”. Oltre vent’anni fa la primissima lezione, svolta a Cagliari, “da Alfredo Venturi, trainer a livello nazionale”, poi sono arrivate le certificazioni ufficiali. Ma, attenzione, guai a fare spinning ogni tanto, o pensare che bastino un paio di mesi per tornare in forma: “Non ci sono miracoli, chi vuole davvero prendersi cura di sé stesso deve farlo almeno tre volte alla settimana, abbinandolo a un percorso isotonico nella sala del body building”











