Parchi e siti archeologici del Sulcis, 50 lavoratori a rischio

Il sindaco di Carbonia Massidda; “Mancano meno di 2 settimane al termine della gestione provvisoria e dal 1 luglio i cantieri potrebbero chiudere per sempre. E con loro non sappiamo che fine faranno i lavoratori ex Ati Ifras”


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Cinquanta lavoratori impegnati nei parchi e nelle aree archeologiche del Sulcis Iglesiente rischiano il loro posto di lavoro.
Si è tenuta ieri sera la videoconferenza, convocata dall’Assessore regionale al Lavoro Alessandra Zedda, sulla assegnazione del bando internazionale al nuovo soggetto gestore delle attività e servizi del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna.
“Già nel settembre scorso, appena pubblicato il  Bando suddetto – spiega il sindaco di Carbonia Paola Massidda – avevo chiesto con lettera all’assessore Alessandra Zedda come mai non fossero  stati  inclusi nel bando i servizi e le attività relative ai cantieri archeologici.
I cantieri archeologici sono stati cancellati dal bando, spariti con un colpo di spugna.
Sono andata anche negli uffici dell’Assessore, insieme agli altri sindaci del nostro Territorio che, come Carbonia hanno cantieri archeologici aperti: che fine farà il cantiere del Nuraghe Sirai ? E quello di Pani Loriga a Santadi? Il nuraghe Seruci di Gonnesa e la necropoli punica di Sant’Antioco?
L’Assessore ci diede delle forti rassicurazioni in merito, come ha fatto ieri in videoconferenza. Ma mancano meno di due settimane al termine della gestione provvisoria e dal 1 luglio i cantieri potrebbero chiudersi per sempre.
E con loro non sappiamo che fine faranno i 50 lavoratori ex Ati Ifras che, per circa vent’anni, hanno lavorato nei parchi e nelle aree archelogiche direttamente collegate ai sistemi di promozione culturale di tanti comuni. Che fine faranno queste professionalità acquisite sul campo, grazie ai quali i Comuni hanno potuto sostenere il gravoso onere di conservare e valorizzare il loro patrimonio archeologico?
Questo abbiamo chiesto all’Assessore Zedda in una nuova lettera sottoscritta da me insieme ai sindaci Ignazio Locci, Elio Sundas e Hansel Cabiddu, spedita due settimane fa e ancora senza risposta”.


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