di Salvatore Garau– San Sperate
Quando si cade nel girone dantesco del fallimento della famiglia che parte dalle assistenti sociali per finire poi nel non luogo chiamato tribunale dei minori è facile scivolare in un vortice che dal cervello solleva per aria tutto ciò che hai dentro, anima compresa e ti svuota completamente.
Ti viene detto che devi fare questo o quello altrimenti saranno guai peggiori per te e per i tuoi figli.
Ti viene detto che è vietato lamentarti, è vietato obiettare, è vietato rispondere all’Assistente che sta seguendo la tua vicenda perchè se no te la metti contro e quindi sono guai, è vietato lamentarti.
E’ vietato dire che stai male, anzi, devi dire che stai bene e che tutto quello che ti sta capitando è giusto.
E’ facile cadere in uno stato di sudditanza e di ricatto psicologico dove a farla da padrone è la paura, si la paura di esprimere il proprio dolore e il proprio dissenso perchè altrimenti rischi che assistenti o tribunale ti portino definitivamente via i tuoi figli!!
Io dico basta a questa VIOLENZA .
Il sistema che gestisce le cause che riguardano genitori e figli minori è un sistema vecchio e marcio, un sistema che non tiene conto del cuore, dei sentimenti, un sistema nato per difendere i diritti lesi ma che invece, come un cancro ti distrugge e ti devasta la vita, genitori, familiari e bambini compresi.
Ci dobbiamo ribellare a tutto ciò.
Dobbiamo chiedere a gran voce che tutto il Sistema venga rivisto.
I figli, cosi come i genitori, che già vivono il dramma della separazione, del distacco, del fallimento familiare , non devono ulteriormente soffrire a causa di decisioni affrettate, superficiali se non addirittura sbagliate prese di giudici o chi per loro.
Questi drammi familiari non devono essere un business che alimenta il mercato degli affidi, delle case famiglia, il mercato di psicologi, assistenti sociali, spazi come quello dell’Ifos e tanti altri che vengono pagati dallo stato per gestire queste situazioni e che hanno tutto l’interesse a far si che queste situazioni durino il più a lungo possibile perchè questo significa lavoro e denaro per loro.
E’ ora di ribellarci e chiedere che venga ripristinata la legalità.
Madri, Padri che state vivendo queste situazioni, non dovete diventare dei burattini, dei soldatini senza diritto di parlare. Tenuti in scacco e continuamente vittima di ricatti.
Smettete di soffrire in silenzio e urlate al mondo tutto il vostro dolore.
Se il sistema è sbagliato ditelo, urlatelo a gran voce come stiamo facendo noi. Non fatevi piegare dalle ingiustizie. Dobbiamo reagire.












