L’ha saputo, ma l’impressione è di chi credeva a un errore: il Comune ha spiegato che, nei giorni di massimo afflusso di persone al cimitero di San Michele, il divieto per l’entrata con l’auto sarebbe stato totale. E così è stato, ma non tutti ringraziano. Non certamente Paolo Scano: ottantadue anni, è disabile e per camminare ha bisogno di un’altra persona e di almeno una stampella: “Ho un’invalidità riconosciuta del settantasette per cento, sono un handicappato. Con il pulmino interno mi hanno portato sino alla prima delle tombe che dovevo visitare, poi ho dovuto camminare a lungo”, spiega l’82enne.
“Il Comune ha creato un disagio, perché avrebbe potuto garantire dei pass speciali per entrare con l’automobile per noi disabili. Non vorrei”, puntualizza, ironico ma non troppo, Scano, “che magari per qualcuno non invalido l’entrata con la macchina sia comunque possibile”.










