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L’impatto della pandemia sulla vita sociale e privata, a Ulassai “Insieme a te non ci sto più”

di Redazione Cagliari Online
10 Agosto 2020
in cultura

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L’impatto della pandemia sulla vita sociale e privata, a Ulassai “Insieme a te non ci sto più”

Una mostra di grande attualità che traduce con il linguaggio dell’arte l’impatto della pandemia sulla dimensione sociale e privata: “Insieme a te non ci sto più” di Narcisa Monni sarà inaugurata, giovedì 13 agosto alle 19:00, alla Stazione dell’Arte, il museo dedicato a Maria Lai a Ulassai.

Il confinamento prima, il distanziamento sociale poi: è questo il fil rouge di “Insieme a te non ci sto più”, mostra inedita di Narcisa Monni, visitabile dal 13 agosto negli spazi museali della Stazione dell’Arte di Ulassai: 40 opere, realizzate dall’artista algherese negli ultimi mesi ed esposte per la prima volta al pubblico.

Insieme a te non ci sto più. Il titolo è emblematico e rivisita il celebre classico della musica leggera italiana, portato al successo negli anni Settanta da Caterina Caselli: non un atto di voluntas, in questo caso, ma lo stravolgimento coatto che ha travolto miliardi di persone con la diffusione della pandemia. La rassegna, curata dal direttore Davide Mariani, con il supporto del Comune di Ulassai, della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna, vuol essere un momento di riflessione su quello che è accaduto e che tuttora accade. L’esposizione racconta lo straniamento e la rielaborazione del nuovo imperativo anti sociale. Durante i due mesi di isolamento a Ittiri, nella sua casa d’infanzia, Narcisa Monni ha dato vita a una nuova serie di opere di grande intensità, che restituisce uno spaccato privato di uno dei momenti più bui della storia contemporanea.
Nell’ambiente domestico, così raccolto e apparentemente lontano dal caos della città, Monni ha sperimentato una dimensione espressiva inedita, che l’ha portata a realizzare nel complesso oltre un centinaio di nuove opere su carta.

 

La pandemia, “una delle tante frane che minacciano il mondo”. Iniziate come un divertissement e postate quotidianamente sui social, le opere ben presto hanno preso autonomia espressiva, dal punto di vista formale e concettuale. Le immagini pubblicate sulle pagine di famosi rotocalchi sono state selezionate e inglobate all’interno dei lavori in nome di un’operazione di appropriazione pittorica messa in atto da Monni con l’obiettivo di rendere individuale un immaginario collettivo. La tensione comune per la minaccia sanitaria ed emotiva, una delle “tante frane che minacciano il mondo”, come direbbe Maria Lai, declinata nel momento pittorico individuale

“………………… – osserva Davide Mariani, direttore del museo – ……………….

 

 

Narcisa Monni (Alghero, 1981), vive e lavora a Sassari.

Dopo essersi diplomata nel 2000 in grafica pubblicitaria e fotografia presso l’Istituto d’Arte di Sassari, prosegue i suoi studi all’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari, dove ottiene il diploma in Pittura e si specializza successivamente presso la Facoltà di Architettura di Alghero in Interaction Design. Attualmente è docente di Pittura e Progettazione per la Pittura presso l’Accademia di Belle Arti “Mario Sironi” di Sassari.

 

 

MOSTRE PRINCIPALI

Personali

2018 One Shot, Palazzo Ducale, Sassari; Wildface, a cura di Museo Nivola Orani, Mamoiada (NU); 2016 House for sale, Monni/Ligios, Cantine Surrau, Porto Cervo (SS); 2014 Trama familiare, MURATS Museo dell’Arte Tessile, Samugheo; 2013 Instabile, Piscinacomunale, Milano; 2012 Savage Humans, LEM, Sassari; 2006 Worter e besistz, Studio Stefania Miscetti, Roma; Forme dell’immateriale, Studio Morbiducci, Roma.

Collettive

2020 Back_Up, Museo Nivola, Orani; 2017 Stato di Grazia, Palazzo Consiglio Regionale della Sardegna, Cagliari; 2015 Ditroit, Piscinacomunale, Milano; Color Signal, Paggeriarte – Sassuolo; 2014 Deep, Circolo Quadro, Milano; 2013 Geografie della memoria, Cittadella dei Musei, Cagliari; Me, Myself and I, Marche Centro d’Arte – San Benedetto del Tronto; 2011 Lo Stato dell’Arte, Padiglione Accademie – Biennale d’Arte, Venezia; Sweet Sheet, Zelle Arte contemporanea,  Palermo; 2010 A Better Tomorrow, Studio Stefania Miscetti, Roma; 2008 Nerve, Hyunnart Studio, Roma; 2007 Zebra Crossing, Facolta di Lettere e Filosofia, Sassari; 2006 II gioco è fatto, Villa Rufolo, Ravello; 2005 Riflessi, Palazzo della Corgna, Citta della Pieve.

 

LA STAZIONE DELL’ARTE. La Stazione dell’Arte di Ulassai, nel cuore dell’Ogliastra, in Sardegna, è un museo d’arte contemporanea dedicato a Maria Lai (1919 – 2013). Istituito nel 2006 dall’artista, attraverso una donazione di oltre centoquaranta opere al Comune di Ulassai, il museo, gestito dalla Fondazione Stazione dell’Arte, di cui Maria Lai è stata Presidente onorario a vita, custodisce la più importante e completa collezione pubblica della sua opera e organizza una programmazione espositiva legata ad alcune tematiche per lei centrali, come il rapporto fra arte, comunità e paesaggio.

 

NARCISA MONNI.

INSIEME A TE NON CI STO PIU’

a cura di Davide Mariani

Museo Stazione dell’Arte

Ex Stazione ferroviaria, Ulassai (Nu)

Inaugurazione: 13 agosto 2020, ore 19:00

Dal 13 agosto all’11 ottobre 2020

Orari: dal martedì alla domenica, dalle 9:30 alle 19:30 (orario continuato)

Chiusura settimanale: lunedì

Visite guidate: sospese

Per informazioni: Tel. 0782787055; e-mail: [email protected]

Sito: www.stazionedellartexperience.com

Facebook: https://www.facebook.com/MuseoMariaLai/

Instagram: https://www.instagram.com/stazionedellarte/

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