Pagano il vino con assegni scoperti, nei guai la banda sarda dei finti ristoratori

Le bottiglie piene di vino ordinate a varie cantine? Pagate, sì, ma con assegni scoperti: un denunciato e un arrestato, trovate anche armi e droga. Tutti i dettagli


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Le bottiglie di vino, tante, ordinate a diverse cantine sarde? Pagate con assegni scoperti, per una truffa che ha raggiunto, nel tempo, la cifra totale di venticinquemila euro. Ma i carabinieri della stazione di Guspini, coadiuvati dai colleghi del Norm di Arbus, Montevecchio, Pabillonis, Gonnosfanadiga e Terralba, hanno stroncato la “banda delle cantine”. Dopo tutta una serie di indagini, i militari hanno scoperto che cinque persone, tramite una società fittizia che operava nel settore della ristorazione, hanno ordinato e si sono fatti consegnare molte bottiglie di vino, pagandole con assegni scoperti. Nel corso delle perquisizioni eseguite, inoltre, i militari hanno arrestato uno degli indagati per detenzione di arma clandestina e munizionamento, dopo averlo trovato in possesso di una carabina calibro 22 con matricola parzialmente abrasa e una cartuccia dello stesso calibro. Denunciato all’autorità giudiziaria un altro dei componenti della banda, trovato in possesso di circa 20 grammi di marijuana e di un bilancino di precisione.

Ritrovate anche 15 casse di vino, ottenuto dai truffatori in modo illecito: sono state tutte restituite ai legittimi proprietari. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è finito ai domiciliari, a disposizione del pm.


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