Otto occasioni fallite dai viola. Poi Babacar condanna il Cagliari più brutto

La Fiorentina vince con un gol nel finale, ma i rossoblù hanno sofferto tantissimo per tutta la durata dell’incontro


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di Nanni Boi

Che Babacar abbia segnato il gol decisivo a otto minuti dalla fine è solo un caso. Fino a quel momento il Cagliari non aveva costruito una sola palla gol, mentre la Fiorentina ne aveva create otto, equamente distribuite e fallite fra i due tempi. Il Cagliari aveva delle assenze importanti, ma questo non basta a spiegare un’inferiorità così netta nei confronti dell’avversario. Hanno sofferto tutti: Pisacane non ha mai fermato Chiesa che gli sarà andato via non meno di dodici, tredici volte calciando a fil di palo in tre occasioni, mettendo cross a raffica in mezzo all’area compreso l’assist per il gol vincente. Sull’altro lato Van Der Wiel che si è costruito una carriera e ha giocato persino una finale della coppa del mondo con l’Olanda, ha deciso evidentemente di giocare da fermo senza più effettuare una discesa. Cosa impensabile ai massimi livelli.

Andreolli in occasione del gol ha dimostrato ancora una volta perché all’Inter non giocava mai: l’errore è stato troppo evidente. Si potrebbe continuare con quasi tutti: da Ionita che ti frega puntualmente perché non è né carne né pesce: lo cerchi in marcatura e l’avversario è spesso solo, provi a chiedergli un pallone filtrante per un compagno in avanti e mostra una tecnica insufficiente che manda lo stesso regolarmente a cozzare sul corpo di un avversario. In regia abbiamo faticato sia con Cossu (che peraltro aveva la scusante della condizione fisica ancora deficitaria dopo un’operazione) che con Barella. Quest’ultimo sballottato qua e là (aveva iniziato a sinistra) ha giocato anche lui male, forse per la prima volta, perdendo diversi palloni in zone pericolose del campo. Joao Pedro, si è distinto solo per il nervosismo e l’espulsione finale, mentre Pavoletti… beh Pavoletti è stato veramente inguardabile. Anche perché in questo Cagliari che da qualche partita non crea occasioni da rete, finisce per dimostrare tutta la pochezza della sua tecnica di base, davvero limitata. E purtroppo fallisce anche quelle poche cose che potrebbe fare, come per esempio conquistare qualche rinvio alto per passare la palla ai compagni e far salire la squadra. Avete mai visto qualcosa di tutto questo? Mai.

Insomma, il Cagliari di oggi è stato una delusione totale tolto qualche buon intervento di Cragno e Romagna, due giocate di Farias e Padoin, e la verve di Faragò, subentrato nel finale, non ha prodotto altro. Dopo l’exploit di nove punti nelle prime cinque partite, Diego Lopez sembra aver perso le coordinate e per come vanno le cose nel calcio potrebbe rischiare. A parte che nelle ultime cinque gare (sei con la coppa) sono arrivati solo un paio di punti e la vittoria è diventata una chimera, mancano proprio le occasioni da gol. E una squadra che non crea gioco sicuramente qualche preoccupazione la lascia. La Fiorentina che pure ha fallito troppe occasioni per meritare applausi sinceri,conquista così il terzo successo consecutivo al Sant’Elia e sentitamente ringrazia.


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