Le urgenze? Si fa il possibile per risolverle, facendo saltare in parallelo le operazioni programmate. Capita negli ospedali di Cagliari, dal Brotzu al Policlinico, passando per il Santissima Trinità: altri posti non ce ne sono, con il Binaghi solo Covid e il Marino sbarrato. Così, chi attendeva magari da mesi di finire sotto i ferri per una semplice operazione al ginocchio o, peggio ancora, per un tumore, come trapelato nelle ultime ore proprio dal Policlinico, è costretto ad attendere ancora. L’allarme rosso continuo per la sanità arriva e viene confermato dai sindacati, prossimi allo sciopero generale di metà ottobre, con un antipasto domani al Brotzu, e dalla dirigente dell’Aou e segretaria dell’Anaao Susanna Montaldo: “I pazienti urgenti stanno al pronto soccorso sino a quando non si liberano i letti. Negli anditi c’è un via vai continuo e, se uno si sente male, viene soccorso, però non ci si deve stupire se saltano gli interventi programmati”, esordisce la Montaldo. I posti letto sono molti di meno rispetto a qualche mese fa: “A Monserrato, per fare un esempio, ne abbiamo persi molti in Chirurgia a favore di Ortopedia, tutto perchè è stato chiuso il reparto del Marino. A Is Mirrionis è sbarrata Geriatria, il Binaghi cura solo i positivi al virus”. E, come al Policlinico così al Brotzu e al Ss. Trinità, “non possiamo certo abbattere i muri per aggiungere letti. Possiamo solo resistere in quest’emergenza”.
Già, emergenza. Per i lavoratori sanitari, ma soprattutto per i malati: “Avere perso anche solo 20 posti letto in un singolo reparto è un problema. I pazienti gravi”, analizza la Montaldo, “quasi sempre finiscono per scalzare dalle liste degli interventi quelli non gravi. Prima, invece, tutti potevano essere presi in carico dai medici”. E la pioggia di soldi, gli 8 milioni di euro arrivati dalla Regione per le attività ambulatoriali, per la numero uno dell’Anaao rappresentano una foglia di fico assai pericolosa: “Un malato va dal dottore che lo visita, poi però capita che debba andare all’ospedale. Con il primo controllo, rapido, gli viene data l’illusione che i tempi saranno brevissimi anche all’ospedale, ma non è così. Se nelle sale operatorie continuano a mancare chirughi e anestesisti, il problema sarà sempre bello grosso. Mi appello alla Regione, deve aumentare i posti letto e la capacità ricettiva di tutti gli ospedali del Cagliaritano e della Sardegna”.









