San Giovanni di Dio, Soru: “Trasformiamolo in Casa del volontariato”

L’ex presidente della Regione promuove la città pedonale (“bene Villanova, Marina e corso). E poi: “occorre ragionare su servitù militari, il carcere di Buoncammino, il palazzo delle Scienze, la città del sale a Molentargius”

Una Casa del volontariato all’ex ospedale san Giovanni di Dio. È la proposta del parlamentare europeo Pd, Renato Soru. L’ex presidente della giunta regionale si affaccia sempre più spesso nel dibattito politico dopo l’assoluzione al processo per evasione fiscale. L’idea circola da qualche anno: dare accoglienza a tutte le associazioni del volontariato presenti in città nello storico ospedale monumentale disegnato dal Cima.

“Oggi Cagliari sta vivendo una trasformazione evidente ed è molto piacevole vederla così”, ha scritto Soru nella propria pagina facebook, “le prime pedonalizzazioni sono iniziate tanti anni fa nella Marina e sono proseguite a Villanova. Oggi osserviamo il grande successo del Corso Vittorio Emanuele, che ci restituisce la possibilità di vivere la città mentre prima scansavamo le auto, adesso possiamo camminarci, quello spazio è di nuovo nostro. Vivere così la città ci permette di attivare relazioni, abbiamo un livello di benessere che prima non avevamo in quei luoghi.

Riusciremo a migliorare le nostre città”, aggiunge, “sono certo che il mondo può cambiare e può essere migliore. Bisogna vedere che parte vogliamo fare noi, se vogliamo accelerare nella direzione migliore o se vogliamo fermarci. Questo mezzo milione di persone che vivono nella città metropolitana come vogliono utilizzare al meglio i propri talenti? L’intelligenza di ciascuno di noi può essere alimentata e messa a frutto, abbiamo tutto. Credo sia un dibattito che valga la pena alimentare, di cui impadronirsi e gli esempi di ieri sicuramente ci serviranno per stimolare ulteriormente questo dibattito”.

Soru ha poi auspicato un ragionamento su ex carcere di Buoncammino, servitù militari restituite alla Regione (“come la caserma dell’aviazione di Monte Urpinu”), il palazzo delle Scienze e la Città del sale a Molentargius. “Non per fare polemica”, ha dichiarato, “ma se non riconosciamo gli errori non ce la faremo mai”.