Prima salta il vertice di maggioranza. Poi anche la seduta del consiglio regionale. È guerra aperta in Regione. Lo scontro ruota attorno alla delibera della giunta che ha stabilito la costruzione di un nuovo ospedale in città al posto di Brotzu e Businco. Domani era attesa in consiglio regionale la discussione sull’emendamento della Finanziaria, votato nel febbraio scorso, che agganciava la realizzazione del nuovo ospedale al via libera ai 50 milioni della Regione necessari per la costruzione del nuovo stadio intitolato a “Gigi Riva”. Un appuntamento insidioso per la maggioranza. Perché la rivolta nel centrodestra nata dopo la pubblicazione della delibera (si sono espressi in modo contrario tra gli altri il coordinatore regionale di Fdi Cappellacci, l’ex vicepresidente della giunta Alessandra Zedda, la coordinatrice di Fdi Antonella Zedda) avrebbe potuto destabilizzare il centrodestra. E così oggi è arrivato l’annullamento da parte del presidente del consiglio Pais: “La seduta del Consiglio regionale già convocata per domani martedì 27 giugno 2023 è rinviata a data da destinarsi”. “Ancora una volta la maggioranza certifica la sua totale confusione”, attacca Michele Ciusa, Movimento 5 Stelle, “noi chiediamo le dimissioni di questa maggioranza che non ha più né capo né coda. Il presidente dice una cosa e la maggioranza un’altra. I sardi hanno bisogno di chiarezza e risposte. Non c’è più tempo da perdere”.
Intano Fdi al Comune di Cagliari insiste sulla necessità di dare concretezza al nuovo stadio a Sant’Elia. “C’è un atto che pochi conoscono: è il numero 2547 che regola la cessione dell’area destinata alla costruzione dello stadio comunale ed annessi impianti sportivi, firmato presso il notaio Vacca il 5 luglio del 1961. Contraenti la Regione Sardegna e il Comune di Cagliari, con l’allora sindaco Brotzu.”
Così il capogruppo in Consiglio comunale a Cagliari di Fdi Antonello Floris. Il partito di Giorgia Meloni a Cagliari resta fermo sull’intenzione di costruire il nuovo stadio “Gigi Riva” sulle ceneri del vecchio Sant’Elia. Sconfessando quindi le ambizioni del presidente Christian Solinas che, secondo fonti di palazzo Bacaredda, vorrebbe realizzare a Sant’Elia il nuovo “ospedale di città” destinato a prendere il posto di Brotzu e Businco. “La Regione cedette al Comune le aree di Sant’Elia per la cifra simbolica di una lira con tutte le pertinenze allo scopo di realizzare il nuovo stadio”, aggiunge Floris, “la volontà dei contraenti non lascia spazio a dubbi. Persino dal punto di vista fiscale vennero previste agevolazioni per il fatto che dovesse essere costruito l’impianto sportivo (articolo 6 comma 5). Ed è illuminante l’articolo 6 comma 7: “il Comune dovrà ritrasferire alla regione sarda l’area di cui trattasi nell’ipotesi che essa non venga destinata alla costruzione dello stadio comunale””.
“L’intenzione -conclude l’esponente di Fdi- è dunque chiarissima. Siamo nel 2023. Il Consiglio comunale ha ribadito la propria intenzione di fare lo stadio a Sant’Elia. Ogni procedimento urbanistico e amministrativo è stato votato dal Consiglio comunale, bisogna quindi procedere immediatamente senza esitazioni”.











