In vacanza in Sardegna con la famiglia, ricoverato all’ospedale per tetano un bambino di 10 anni originario della lombardia. Una malattia non contagiosa scomparsa da almeno 30 anni in Italia. Questo perché il bimbo non era stato vaccinato. Succede ancora e si riapre la querelle sui vaccini.
Una caduta dalla bicicletta che aveva causato al bambino una ferita da taglio sulla fronte, sarebbe l’origine dell’infenzione inizialmente curata in un ospedale della Penisola. Qui secondo quanto riferito dagli operatori sanitari, l’Ansa riporta che “era stata proposta ai genitori in via cautelativa la terapia con immunoglobulina antitetanica, come da prassi. Proposta che sarebbe stata rifiutata.”
Ciò ha permesso, che il tetano che ha un periodo di incubazione dai tre giorni alle tre settimane, si sviluppasse, così che il bimbo è arrivato nell’ospedale di Oristano con la malattia già in stadio conclamato. Ad allertare i medici sono stati alcuni sintomi, come la paralisi facciale, che non rispondevano alle terapie cortisoniche inizialmente proposte.
“E’ un caso di assoluta rarità – ha spiegato il direttore dell’Unità di Pediatria, Giovanni Zanda all’Ansa – Il tetano è una malattia non contagiosa, che si può considerare sostanzialmente scomparsa in Italia fra i bambini grazie alla vaccinazione antitetanica.
La mamma del bambino ai microfoni dell’Unione Sarda ha detto che non riteneva necessario vaccinare suo figlio, che non è coperto da nessun vaccino.












