Giornata ricca di colpi di scena sul caso di Pierina Paganelli, la 78enne uccisa nel garage del palazzo di Via del Ciclamino a Rimini. Un rebus di messaggi, detto e non detto, interviste fiume e interrogatori che in questo anno e mezzo hanno stravolto la vita dei protagonisti di questa tristissima storia. La Procura, dopo aver riascoltato Manuela Bianchi, nuora della vittima, ha deciso di iscriverla nel registro degli indagati per favoreggiamento. Ciò che non torna nella ricostruzione di quei drammatici, è che la Bianchi avrebbe trovato il corpo senza vita della suocera alle 8:06, ma la chiamata ai soccorsi è stata effettuata solo alle 8:20. Cosa è accaduto in quel seminterrato e in tutti quei minuti? Ha coperto l’amante Louis?È questo che gli inquirenti vogliono chiarire. La Bianchi è sempre stata disponibile sia con la Procura che con i giornalisti, sostenendo di voler sapere fino in fondo tutta la verità esattamente come gli altri. Accanto a Manuela anche il fidatissimo fratello Loris: “Non temo di certo per me e se dovessi chiarire qualcos’altro lo farò senza tirarmi indietro, come ho sempre fatto. Mia sorella non sa che sono qui ora, magari non le farebbe piacere. Ma in questo momento ci tengo a farle sentire la mia vicinanza. La sera dell’omicidio io non ho mai perso di vista mia sorella ed eravamo in casa. Poi non posso garantire per ciò che non ho visto. Ma io credo a mia sorella e lei mi ha sempre riferito di aver detto la verità sulla mattina del ritrovamento del cadavere, ossia di non avere visto nessuno sulla scena del crimine”. “Se avesse mentito anche a me? – si è poi domandato Bianchi – questo mi farebbe molto arrabbiare con lei. Sicuramente ora gli inquirenti hanno maggiori elementi in mano se hanno ritenuto di procedere in questa maniera, ma sono certo che l’indagine vada a tutela dell’indagato, quindi aspetto di vederci più chiaro. È stato sempre vicino a mia sorella”.
La Cam3 della farmacia
Inoltre, l’uomo inquadrato nella Cam3 la notte del 3 ottobre 2023 non sarebbe Louis Dassilva, tuttora ritenuto unico responsabile del delitto ed in carcere da luglio. Questo è l’esito preliminare dell’incidente probatorio svoltosi lo scorso 11 febbraio. Come confermato dall’avvocato Riario Fabbri a Fanpage, la statura dell’uomo ripreso dalla telecamera non sarebbe compatibile con quella di Louis Dassilva. Quella che sarebbe dovuta essere quindi la prova regina di colpevolezza, potrebbe sfumare scagionando Dassilva.












