Si aprirà il 4 marzo davanti alla Corte d’Assise di Cagliari il processo a carico di Claudio Gulisano, il 44enne accusato di aver ucciso i genitori nella loro casa del Quartiere del Sole. La decisione è arrivata al termine dell’udienza preliminare celebrata questa mattina in Tribunale, dove il giudice ha disposto il rinvio a giudizio accogliendo la richiesta della Procura.
In aula Gulisano è rimasto in silenzio, con lo sguardo rivolto a terra. Non ha mai incrociato quello del fratello Davide né degli altri familiari presenti. Dovrà rispondere di duplice omicidio aggravato e di frode informatica: secondo l’accusa, dopo la morte dei genitori avrebbe utilizzato i loro conti correnti per prelevare circa 20mila euro attraverso l’home banking. Il giudice ha inoltre ammesso il fratello come parte civile nel procedimento.
L’inchiesta dei carabinieri ricostruisce un delitto consumato il 4 dicembre scorso nell’appartamento di via Ghibli. Le prime ipotesi avevano parlato di avvelenamento, ma gli accertamenti medico-legali hanno escluso questa possibilità. I due anziani, Luigi Gulisano e Marisa Dessì, di 79 e 82 anni, sarebbero stati aggrediti: la donna soffocata, l’uomo strangolato.
Al centro dell’accusa c’è un movente legato al denaro. Il 44enne, secondo gli inquirenti, avrebbe agito per entrare in possesso del patrimonio dei genitori e far fronte alle difficoltà economiche seguite al fallimento di un supermercato che il padre gli aveva ceduto. A sostegno dell’impianto accusatorio ci sono testimonianze, immagini che lo collocano nei pressi dell’abitazione in un orario incompatibile con l’alibi fornito e i dati estratti dai telefoni cellulari della vittima e dell’indagato.












