Sarebbe un ulteriore passo in avanti per ricostruire la vicenda non ancora del tutto chiara: tre i colpi di arma da fuoco sparati dal reo confesso Emanuele Ragnedda contro Cinzia Pinna a Conca Estosa, in testa precisamente, che non hanno lasciato scampo alla donna.
Gli inquirenti cercano di ricostruire le fasi successive al delitto, ossia se Ragnedda sia stato aiutato da qualcuno anche a trasportare il corpo senza vita dall’abitazione alla porzione di terreno dove è stato, poi, ritrovato. La testimonianza, quindi, come riporta “LUnione Sarda”, si rivela fondamentale per identificare eventuali altri soggetti implicati nella vicenda.










