Da mesi attende l’aiuto economico, pari al 50 per cento, della legge 431/98, quella dell'”assegnazione dei contributi per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione”. Omar Piras, 40enne di Quartu Sant’Elena, “invalido al sessanta per cento e disoccupato”, vive in un bivano “di 74 metri quadri”. Spiega di avere tutte le carte in regola: “La mia domanda è stata inoltrata e approvata a luglio, ma i soldi non sono mai arrivati al mio padrone di casa. A me non entra in tasca nulla, va tutto a lui e devo ringraziarlo se non mi ha ancora sfrattato. Chiedo notizie, da mesi, agli assistenti sociali comunali, mi dicono sempre che i fondi devono arrivare. Non prendo ancora il reddito di cittadinanza, forse inizierò tra un mese”, racconta. “Dovevo ancora ricevere dal giudice il foglio della separazione da mia moglie, senza quello l’Isee era cumulato e non mi spettava un centesimo. Purtroppo, da tre anni e mezzo non lavoro, sono invalido al sessanta per cento perchè sono cardiopatico e diabetico. Ho una figlia piccola”, spiega Piras. “Se non fosse per i miei genitori che mi aiutano anche a pagare le bollette, non so come farei. Mio padre è pensionato, alla mia età devo rivolgermi a lui”.
Un racconto, quello fatto da Piras, legato a fondi che devono ancora essere erogati, da parte del Comune, relativi al periodo “gennaio-aprile 2020”. Omar Piras lancia anche un appello: “C’è qualcuno che può aiutarmi con un lavoro? Il mio numero è +393925577827”. I ritardi nell’erogazione vengono confermati dalla stessa amministrazione comunale: “C’è stato qualche piccolo intoppo, la settimana prossima inizieremo a pagare”.










