È Olly a trionfare in questa 75esima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Balorda nostalgia”. Secondo posto invece Lucio Corsi e la sua “Volevo essere un duro”. Terzo Brunori Sas con “L’albero delle noci”. E la top five prosegue tutta al maschile con la quarta posizione di Fedez e la quinta di Simone Cristicchi.
Il premio Sergio Bardotti per il miglior testo va a Brunori Sas mentre il Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione se lo è aggiudicato “Quando sarai piccola” di Simone Cristicchi, che vince anche il premio della Sala stampa Lucio Dalla.
Premio della critica Mia Martini a “Volevo essere un duro” di Lucio Corsi. Il premio speciale Tim lo vince Giorgia con il brano “La cura per me”. Splendida l’ovazione con cui è stata accolta in sala al grido di “Hai vinto”. Lacrime di delusione ed emozione dell’artista romana, che con il suo talento ha effettivamente già vinto, da sempre. Olly, nome d’arte di Federico Olivieri, non è nuovo al palco dell’Ariston. Il 23enne genovese aveva già partecipato alle kermesse nel 2022. Figlio di padre avvocato e mamma magistrato, Olly, dopo una laurea in economia e management, ha espresso la su passione per la musica postando già da giovanissimo contenuti su Tik Tok.
La serata non riserva particolari guizzi o sorprese (Giorgia e Lauro fuori dal podio a parte) e scorre veloce come desidera Conti, affiancato da Alessia Marcuzzi e Alessandro Cattelan che fanno il loro senza eccessi o “invadere” spazi. Cattelan dimostra di saper stare sul palco e saper gestire una diretta (ma non è una sorpresa), mentre Alessia prova a portare la cifra ironica della serata riuscendoci a metà. Bellissimo il messaggio di speranza lanciato dal centrocampista 23enne della Fiorentina Edoardo Bove, che si è sentito male lo scorso dicembre ed è stato costretto a lasciare il calcio. “Mi sto abituando a questa mia nuova condizione”, spiega. E ringrazia tutti coloro che gli sono stati vicini, anche chi nemmeno lo conosceva, pregando affinché si riprendesse.
Momento nostalgia con Antonello Venditti, che riceve un premio speciale alla carriera dopo un medley di alcuni dei suoi brani più amati. “Il miracolo lo ha fatto Carlo”, commenta il cantautore romano. “La notte di Natale è andato in una chiesa, ha trovato dei ragazzi che cantavano Stella e mi ha mandato il filmato. Io ho pensato che era un segno del destino. Mi trovo veramente bene qui, devo dire, non sono ostile, sono inclusivo. È un altro step della mia storia che non finisce: il passato deve portarci a un futuro di speranza, più bello di quello che stiamo vivendo. Vivere vuol dire soffrire, lottare per un’idea, morire, cadere, alzarsi, chiedere scusa, questa è la vita“.
Come ogni anno, ognuno avrà il suo vincitore o canzone del cuore e sarà come sempre il pubblico a decretare il successo o meno di un brano. Come ha detto Carlo Conti- giustamente- “le classifiche vanno e vengono”. Le canzoni, quelle belle, restano.